Cale non entrò nella capitale e se ne stette invece al villaggio più vicino.
“La Landa della Morte e gli elfi oscuri.”
“Cosa ne pensate?”
Cage guardò verso di lui alla domanda. Cale, che si sventolando a causa del caldo, sembrava rilassato. Qualcuno avrebbe potuto pensare che fossi lì per godersi il tè.
“Cosa intendete per cosa ne penso? Ovviamente vi andrò.”
Lei si stava altrettanto rilassando.
‘Pensavo fosse qualcosa di grosso visto che non ricordavo cos’ho sognato.’
Ma l’informazione che aveva ricevuto da Cale non era niente di speciale.
“Devo solo benedire l’oggetto che otterrete dagli elfi oscuri, signorino Cale?”
“Sì, una volta al giorno fino a quando non raggiungeremo la capitale. Vorrei che voi deste la benedizione del Dio della Morte all’oggetto ogni giorno.”
Gli elfi oscuri e la benedizione del Dio della Morte. La mente di Cale al momento era un casino.
Gli elfi oscuri erano deboli contro il Dio del Sole, mentre il Dio della Morte era forte contro quest’ultimo. Benché il Dio del Sole avesse un numero significativamente maggiore di credenti, la potenza di un dio non si basava solo di questo.
“Signorino-nim?”
“Sì?”
“Qualcuno ha intenzione di uccidere il papa della Chiesa del Dio del Sole?”
“Non credete che sia io, vero?”
“Signorino Cale, non avete nessuna ragione per combattere contro il papa. Voi siete il tipo di persona che la Chiesa del Dio del Sole amerebbe. Siete benestante, avete un potere antico e, soprattutto, siete una brava persona.”
Cale non rispose alle parole di Cage. Ad eccezione dell’ultima parte, Cale era decisamente il tipo di persona che la Chiesa del Dio del Sole avrebbe amato.
Sentirono bussare alla porta in quel momento. Cale si alzò dopo aver riconosciuto la voce.
“Andiamo! Muoviamoci, forza!”
Era una voce rauca e potente.
“Cage, ho qualcuno da presentarvi.”
Cale si diresse verso la porta e la aprì.
“Oh! Avete un’ospite?”
Vi era una donna più o meno della stessa altezza di Cale e visibilmente magra, anche se indossava un mantello. Aveva incontrato Cale due giorni prima.
“Fa parte del mio gruppo.”
“Oh, davvero?”
Cage osservò la donna che passava dal linguaggio formale a quello informale con Cale. Questa gli fece una domanda.
“Le hai detto tutto?”
“Ovviamente. Le ho detto dove andremo e cosa porteremo via da lì.”
La donna sorrise alla risposta di Cale. Voleva dire che era quello era tutto ciò che aveva detto a Cage. Anche Cale stava passando dal linguaggio formale a quello informale con quella donna.
Il momento in cui Cage si chiese su chi fosse quella donna, questa si avvicinò a passo svelto e allungò la mano.
“Piacere di conoscerti. Sono Tasha.”
Era una donna bellissima in maniera rinfrescante. Cage scosse la testa.
In quel momento, Cale chiuse la porta e il volto di Tasha si mosse velocemente verso l’orecchio di Cage.
“Sono un’elfa oscura, e sarò la vostra guida per questo viaggio.”
Le due donne incrociarono lo sguardo.
“Ho solo cambiato il colore della mia pelle per il momento.”
Tasha guardò poi verso Cage come se ne stesse osservando la reazione. In quel momento, Cage sorrise e si presentò.
“Piacere di conoscervi, Tasha. Il mio nome è Cage, una sacerdotessa scomunicata del Dio della Morte.”
Il termine ‘Dio della Morte’ portò l’elfa oscura Tasha a voltarsi verso Cale. Cale scosse la testa come a dire che non le aveva ancora parlato del Principe ereditario.
“Che ne pensate di una celebrazione visto che abbiamo un nuovo membro nel nostro gruppo?”
“Avete dell’alcol?”
“Abbiamo ogni genere di drink.”
Cale osservò le due donne chiacchierare come niente fosse prima di iniziare a parlare.
“Tasha, andiamo.”
Tasha e Cale incrociarono lo sguardo.
Tutti nel gruppo di Cale erano a conoscenza che Tasha fosse un’elfa oscura. Tuttavia, solo Cale, Raon, On e Hong sapevano che fosse la zia del Principe ereditario.
“Useremo l’ufficio per il teletrasporto nella capitale?”
Tasha scosse la testa alla domanda di Cage.
“La mia magia di camuffamento potrebbe essere rilevata. Sembra che dovremo usare una carrozza.”
“Ah.”
“Ho un documento di identità.”
Tasha le mostrò il documento.
“È tutto falso ad eccezione del mio nome e dell’età.”
Cage trovava la piacevolmente onesta Tasha strana, ma gradevole. Guardò poi il suo documento.
Tasha, 29 anni.
Tasha iniziò poi a ridacchiare.
“Ah, ovviamente dovete aggiungere uno zero alla fine.”
290 anni.
Cage guardò verso Tasha e domandò.
“Posso chiamarvi unni?”
“Sapevo che mi piacevi. Sei solo la terza umana che non mi ha dato della vecchietta dopo aver saputo della mia vera età. Chiamami come vuoi, Cage.”
“Okay, unni.”
Cale aveva le mani incrociate al petto mentre le osservava. Cage sembrava calma al momento, ma era una persona spensierata a cui piaceva bere. Tasha sembrava essere simile.
‘…dovrebbe andare bene, vero?’
Iniziò a parlare alla due donne che avevano le braccia l’una intorno all’altra e che lo stavano guardando.
“Sbrighiamoci visto che fa così caldo.”
Cale sentì la voce di Raon nella mente in quel momento.
- Bugiardo! Debole umano, non hai caldo grazie alla mia magia di termoregolazione! Ti ho anche fatto un manufatto figo!
Raon aveva ragione. Cale stava decisamente mentendo. Al momento si sentiva come se fosse all’aperto in una giornata di pieno autunno.
- Comunque, ti seguirò rimanendo invisibile. Sono sempre al tuo fianco.
Voleva dire che ci sarebbe sempre stato qualcuno a cui chiedere una magia di termoregolazione qualora avesse avuto caldo. Era anche meglio dell’aria condizionata.
“Immagino che dovremo andare nel Regno di Caro.”
Cale salì sulla carrozza e si diresse verso il Regno di Caro, a sud del Regno di Breck e a nord-ovest dell’impero Mogoru.
Una nuova placchetta dorata che il Principe ereditario gli aveva dato si trovava nel suo taschino.
***
Click.
La porta della carrozza si aprì con un lieve rumore.
“Il caldo non è uno scherzo.”
La brezza secca colpì il completo che era stato preparato per essere usato nel deserto. Faceva ancora caldo, anche se il sole stava tramontando.
“Signorino-nim, desiderate una limonata fresca?”
“Non ce n’è bisogno. Puoi berlo tu.”
Ron, Beacrox e Choi Han, che aveva in braccio On e Hong, scesero dalla carrozza dopo Cale.
“Tasha.”
Tasha saltò giù dal sedile del cocchiere al richiamo di Cale.
Il gruppo di Cale si trovava al momento al confine occidentale con il Regno di Caro, in un villaggio nel territorio Dubori, proprio accanto alla Landa della Morte.
“La Landa della Morte si trova immediatamente fuori dal cancello occidentale?”
“Sì.”
In quel momento, la voce eccitata di Raon fece eco nella sua mente.
- Il deserto! È la prima volta che lo vedo! Anche se ne ho letto a riguardo, è davvero diverso di persona! Umano, devi davvero viaggiare per poter provare tutto di persona!
Cale trasalì prima di ignorare le cose terrificanti che Raon stava dicendo. Tasha lo vide e sorrise amaramente domandando.
“È strano, non è vero?”
“Immagino lo sia.”
Cale annuì alle sue parole.
Nessun umano era mai tornato dalla Landa della Morte.
Quel fatto, così come la leggenda della negromante, aveva dato a quel luogo il nome de ‘La Landa della Morte’.
Tasha iniziò a sorridere.
“È strano che ci sia un cancello quando nessuno vorrebbe avventurarsi là, no?”
Rosalyn scese dalla carrozza e rispose.
“È davvero strano.”
“Sono d’accordo.”
Cage si sentiva nello stesso modo.
Tasha provò a rispondere, ma Cale indicò le mura del castello prima che potesse farlo.
“Credo di conoscerne il motivo.”
Sulle mura del castello – be’, le malmesse e vecchie mura che a malapena meritavano un titolo simile – che Cale stava indicando vi erano diverse persone che stavano cercando di scalarle.
“Catturateli!”
“Prendeteli e uccideteli!”
Aaaaah!
Riuscivano a sentire le urla dei cittadini mentre i soldati se la ridevano.
“…Cosa sta succedendo?”
Tasha sorrise con amarezza alla domanda di Choi Han. Si osservò intorno prima di rispondere a bassa voce.
“Il signore feudatario del territorio Dubori tassa le proprie persone così tanto che è quasi impossibile da gestire per coloro in un villaggio come questo proprio vicino al deserto. Attraversato il deserto si trova un altro regno, così come il mare che li potrebbe permettere di andare in qualsiasi luogo vogliano.”
Non c’era nessun bisogno di spiegare altro.
Le persone che stavano cercando di scalare le mura sembravano cittadini molto poveri.
Cale iniziò a parlare.
“Hanno costruito il cancello per catturare le persone che stanno scappando.”
“E quelle che cercano di sgaiattolare via.”
La Landa della Morte e le persone che stavano cercando di raggiungere il deserto per cercare di scappare le tasse insostenibilmente alte.
“Ovviamente, non ci sono molte persone che tentano. Tuttavia, ce n’è sempre almeno una, visto che la famiglia Dubori ha governato la regione e ha continuato ad alzare le tasse sempre di più.”
C’erano sempre stati più pessimi che ottimi governatori.
“Andiamo al cancello.”
Cale si diresse verso quello che sembrava un cancello parecchio piccolo per appartenere a un castello. Vi erano diversi soldati e due cavalieri di guardia.
“Cosa possiamo fare per voi?”
Il cavaliere, teso, osservò il gruppo di Cale. La ragione per cui era rispettoso verso di loro era dovuta ai completi raffinati che indossavano.
Cale sbirciò alle spalle del cavaliere e verso i soldati, prima di tornare a guardare il primo.
I due cittadini, che avevano provato a scalare le mura per scappare nella Landa della Morte, stavano venendo al momento picchiati a morte dai soldati.
“Aaah, risparmiatemi, per favore!”
“Stupidi bastardi! Pensate che non ci sia nessuno perché è ora di cena? Forse ce l’avreste anche fatta se solo noi ci fossimo andati prima. Stupidi bastardi!”
“M-Mi perdoni! Cavaliere-nim, mi perdoni! È perché non ho s-soldi! Aaaah!”
Si sentiva il suono di pugni e calci.
“Stiamo cercando di passare dal cancello.”
Il cavaliere trasalì all’atteggiamento calmo di Cale prima di sorridere in modo contorto. Cale gli consegnò una moneta d’oro, e questi la mise velocemente in tasca prima di urlare al soldato al cancello.
“Apri il cancello.”
Il cavaliere osservò l’uomo che sembrava essere un nobile benestante e iniziò a sorridere.
“Vi prego di tornare vivo.”
Era la cosa migliore da dire alle persone che si dirigevano alla Landa della Morte.
Screeeech-
Il suono del cancello che si apriva raggiunse Cale. Lo osservò aprirsi lentamente mentre il cavaliere iniziava a parlare di nuovo.
“Pregherò affinché non finiate sacrificato a tingere la rossa sabbia.”
Cale vide la sabbia rossa che era ancora più accecante del tramonto e dei suoi stessi capelli. Era come una montagna fatta di gocce di sangue.
“Me ne assicurerò.”
Cale rispose al cavaliere.
“Uh?”
Il cavaliere prese al volo l’oggetto che Cale gli aveva tirato, confuso. Cale guardò verso di lui e iniziò a parlare.
“Lasciateli andare.”
“Ah.”
Il cavaliere aveva di nuovo un sorriso contorto sul volto. Un cavaliere degno di tale titolo non avrebbe mai aperto il cancello senza averne avuto l’autorizzazione. Tuttavia, lui, l’altro cavaliere e i soldati erano tutti uguali.
A loro non importava molto delle regole della regione. Pessimi governatori avrebbero sempre avuto dei subordinati indisciplinati.
“Eheh… immagino siate un bravo signorino.”
“Mi intrometto nelle questioni senza nessun motivo.”
Cale vide i due cittadini camminare debolmente via prima di iniziare a dirigersi verso il cancello. Disse poi un’ultima cosa al cavaliere.
“Ti darò un’altra moneta d’oro nel caso tornassi vivo.”
“Kekeke… non ne vedo l’ora.”
Cale ricevette la risposta rispettosa del cavaliere, piena in realtà scherno, e mise piede nel deserto.
Screeeeech- Bang!
Il cancello del castello di chiuse nuovamente senza dare a Cale neanche un attimo per cambiare idea.
“Cosa state guardando?”
Cale domandò schiettamente al gruppo, visto che tutti lo stavano fissando. Ignorò l’espressione complicata sul volto di Choi Han. Non era già contento di quello che aveva appena fatto, quindi non voleva stare attento anche alle emozioni delle altre persone.
“Tasha, sbrigati e guidaci.”
Benché qualcuno potesse sussultare al tono freddo di Cale, Tasha aveva un sorriso rinfrescante sul volto stando al suo fianco.
“Certo, certo. Signorino Cale, voi siete una tale brava persona.”
“Brava persona? No, solo irresponsabile.”
Cale vide che stava per dire qualcos’altro e aggiunse velocemente.
“Sbrigati.”
“Oh cielo, arrivo.”
Tasha si mosse di fronte a Cale.
“Camminiamo per un po’.”
Tasha balzò velocemente in avanti. Cale calciò leggermente il terreno sabbioso dopo di lei.
Tap.
Il corpo di Cale venne sparato in avanti.
Choi Han lo seguì con On e Hong tra le sue braccia. Nello stesso momento, Rosalyn usò un incantesimo di accelerazione su se stessa e Cage in modo da poterli seguire.
“Padre, ha bisogno che le dia una mano?”
“Sciocchezze. Tuo padre è ancora agile come sempre.”
Ron e Beacrox furono gli ultimi a muoversi. Ron era veloce quanto Choi Han e si spostò nel deserto con più facilità tra tutti.
“Non è divertente correre la sera? Ahahah! Allontaniamoci il più possibile dal cancello!”
Tasha urlò mentre continuava a correre. Cale era sbalordito dalla sua corsa. Non stava correndo con l’aiuto della magia o con la propria forza fisica.
‘È un Elementale.’
Gli elfi oscuri erano creature dell’oscurità che vivevano in base alle leggi della natura. Erano ancora in grado di gestire gli Elementali perché erano elfi. Ecco perché potevano ancora definirsi creature della natura, anche avendo l’attributo dell’oscurità.
Pssh. Pssh.
La sabbia venne gettata per aria seguendo i movimenti del gruppo di Cale. Cale era meravigliato dalla sabbia rossa che ricordava davvero al sangue.
Corsero dietro a Tasha per un altro po’. Alla fine, si fermarono dopo essersi allontanati parecchio dal cancello del castello.
Tasha osservò il tramonto parlando al gruppo.
“Ammirate la vista davanti ai vostri occhi.”
‘Questa vista?’
Nel momento in cui Cale si sentì confuso alle parole di Tasha, il sole tramontò del tutto e scomparve.
“Wow.”
Meeeeeow!
Meow!
L’intero gruppo rimase senza parole.
Nell’istante in cui il sole era tramontato la sabbia aveva iniziato a divenire nera, a partire dall’orizzonte. Era una vista incredibile a cui assistere.
“È davvero inspiegabile.”
La sabbia nera stava brillando.
- È del mio stesso colore! Questo deserto è bellissimo e fantastico, come me!
Anche Raon sembrava eccitato.
Cale continuò con quello che sentiva.
“Sembra come se la notte sia discesa a terra.”
“Corretto.”
Tasha stava sorridendo.
“Se la notte discendesse sulla terra, dove finirebbe la terra?”
In quel momento, un vento fresco soffiò su di loro.
La sabbia iniziò a muoversi, creando molteplici dune.
“Ahhh.”
Cale comprese la domanda di Tasha. Osservò la sabbia nera che si stava muovendo insieme al vento mentre rispondeva.
“Se la notte discendesse sulla terra…”
Lo sguardo di Cale si posò su Tasha.
“Allora gli elfi oscuri devono essere finiti sotto la notte.”
“Corretto.”
Tasha si sfilò la collana che stava indossando e la gettò a terra.
“Ah.”
Rosalyn trattenne il fiato. L’aspetto di Tasha cambiò velocemente, assumendo una pelle scura che stava brillando quanto la sabbia nera, insieme ad occhi e capelli neri. Sembrava quasi una perla nera che aveva assunto una forma umana.
Tasha, che era sembrata come una tipica cittadina del continente fino a quel momento, tornò al suo vero aspetto e iniziò a gridare.
“Vi guiderò adesso alla città degli elfi oscuri.”
Il vento stava turbinando nella sua mano mentre l’elementale faceva muovere la sabbia più velocemente.
Si trovavano in mezzo al deserto, fuori dalla vista di chiunque.
Un enorme porta apparve per terra dove prima si trovava una duna. Tasha tirò la porta circolare con tutta la propria forza.
“…Sottoterra.”
Rosalyn era senza parole.
Se la notte discendesse sulla terra, la terra avrebbe solo dovuto scendere ancora più in basso.
“Andrò per prima. Può l’ultima persona a entrare chiudere la porta, per favore?”
Tasha saltò con leggiadria nel buco.
“Chiuderò la porta alla fine.”
Cale fece un passo indietro dopo aver sentito Choi Han. Il buco era così buio che non riusciva a vedere niente.
‘Non cadrò verso la morte, vero?
- Umano, andiamo!
‘Dovrebbe andare tutto bene visto che Raon è con me.’
Cale guardò tutti osservarlo prima di saltare nel buco.
“Oh.”
Cale era divertito.
Era uno scivolo. Riusciva a percepire qualcosa sulla schiena. Raon era appiccicato a lui mentre scivolavano giù.
- Umano, questo è divertente! Voglio farlo di nuovo!
Cale continuò a scendere in quello che pareva un abisso infinito. Infine, riuscì a vedere una luce in fondo. Era una luce davvero accecante.
Poof.
Cale atterrò su un ammasso soffice di cotone. La città degli elfi oscuri apparve di fronte ai suoi occhi.
Vi erano molte luci accese sul soffitto supportato da enormi pilastri.
Una bellissima città sotterranea che aveva elementi naturali come l’acqua e alberi si palesò di fronte a Cale.
Qualcuno allungò la mano per aiutarlo ad alzarsi. Era Tasha.
“Benvenuto nella Città della Morte.”
‘La Città della Morte.’
Cale afferrò la mano di Tasha per mettersi in piedi.
“È bello.”
Tasha iniziò a sorridere alla sua risposta.