Cale percepì lo sguardo di tutti addosso, e si alzò con calma.
Stava facendo il tifo per Witira dopo averla vista mandare in aria Toonka, ma aveva urgentemente usato il suo scudo perché non voleva che i cavalieri rimanessero feriti.
A causa di ciò, l’interno dello scudo era stato creato verso di lui invece che verso i cavalieri.* Per fortuna, i cavalieri non erano rimasti feriti, ma aveva salvato Toonka senza volerlo.
Cale sembrava tranquillo mentre si tirava su in piedi, ma aveva le gambe intorpidite per essere rimasto accovacciato per troppo tempo.
“Ah.”
Cale si imbronciò facendo ciò. Perse l’equilibrio perché la sua gamba sinistra era intorpidita.
“Signorino Cale!”
Amiru si affrettò con un’espressione scioccata. Paseton, anche lui sconvolto, afferrò il braccio di Cale. Tuttavia, lui lo spinse via e si tirò su, dritto. Amiru aveva un’espressione urgente mentre si affrettava verso di lui.
“Signorino Cale! Non doveva usare il suo potere! Perché lo ha fatto?”
Perché? Non era che Cale volesse farlo.
Ma se la squadra investigativa fosse rimasta ferita la situazione si sarebbe complicata. Grazie a Cale, era solo un piccolo problema; ma se Toonka avesse ferito i cavalieri del territorio, le cose sarebbero potute peggiorare. Cale non poteva permettere che ciò accadesse visto che Toonka doveva tornare al Regno di Whipper al momento opportuno.
‘Altrimenti ci rimetterei.’
Amiru ispezionò Cale, preoccupata e sconfortata.
“E perché è completamente fradicio in questo modo? Sta bene? È in convalescenza al momento, cosa dovrei fare se prendesse un raffreddore? Signorino Cale! Lei è davvero…!”
Le parole di Amiru fecero sussultare Paseton e Witira. Specialmente Witira, la quale si morse il labbro e controllò Cale a sua volta. Si ricordò di come la sua coda avesse infradiciato Cale poco prima, e ripensò all’espressione che lui aveva quando aveva guardato verso di lui dopo essersi accovacciato a terra.
In quel momento, Cale iniziò a parlare ai tre. La voce era lenta e sembrava molto stanca.
“Non va bene visto che nessuno è rimasto ferito?”
La sua voce mancava di calore, come se fosse frustrato. Era decisamente frustrato. I suoi vestiti fradici non lo facevano sentire a suo agio, e voleva allontanarsi da quei piantagrane e riposarsi adesso.
Paseton abbassò la testa mentre Witira si guardò attorno. Vide la costa che aveva distrutto solo momenti prima, e si morse il labbro di nuovo. Amiru esitò un momento prima di iniziare a parlare.
“…Signorino Cale, è davvero difficile comprenderla. Molto difficile.”
Cale si zittì quando vide che una situazione simile a quella dell’incidente nella piazza stava per accadere nuovamente. Tutto era seccante.
Amiru volse lo sguardo da Cale verso i due membri della Tribù della Balena. Lo sguardo diretto verso di loro era calmo ma iroso.
“E voi chi siete?”
Questo era parte del Regno di Roan, ma era il territorio della sua famiglia. Amiru non aveva intenzione di lasciar correre un simile incidente che aveva avuto luogo nel territorio di Ubarr.
“E Bob.”
Amiru lanciò un’occhiataccia affilata verso Toonka, che ne stava lì in piedi con espressione vuota.
“Chi sei?”
Nessuno dei tre rispose alla domanda di Amiru. Toonka sembrava preoccupato per qualcosa, mentre Paseton stava pensando a cosa dire. Riguardo a Witira, lei poté solo abbassare la testa dopo aver visto cosa aveva fatto.
In quel momento, Amiru sentì un suono.
“Achoo!”
A Cale prudeva il naso e lo fece starnutire. Si tirò indietro i capelli che gli erano caduti sul volto prima di guardare verso l’alto. Non gli importò di niente di fronte a sé e ignorò gli sguardi diretti verso di lui prima di parlare normalmente.
“Torniamo indietro prima.”
Nessuno avrebbe potuto dirgli di no.
***
Cale spiegò l’intera situazione prima di uscire dalla residenza di Amiru e guardare verso le tre persone alle sue spalle. Witira, Paseton e Toonka. Poi incrociò lo sguardo con Amiru, dietro tutti loro.
Lei diede un’occhiata a Cale prima di parlare in modo severo a Toonka.
“Te ne devi andare entro domani. Sii grato che tu riceva come punizione solo il fatto di essere esiliato dal nostro territorio.”
Amiru aveva preteso che Toonka lasciasse il suo territorio entro l’indomani. Questo perché era diventato palesemente ovvio che non fosse un pescatore, così come il motivo del combattimento.
“Voi due riceverete una punizione simile se doveste causare altri problemi all’interno del mio territorio.”
I fratelli balena si inchinarono verso Amiru con espressioni tranquille. Cale osservò i due fratelli, che stavano nascondendo il fatto di essere correlati al Re Balena, prima di voltare la testa.
“Signorino Cale, pare che si prenderà un raffreddore, quindi per favore rientri.”
“Lo farò.”
Lo sguardo di Amiru divenne affilato mentre si posava di nuovo su Toonka.
“Ricambi la nostra generosità con simili azioni.”
Cale iniziò a parlare gentilmente.
“Ecco perché lo sta esiliando.”
L’esilio di Toonka. Questo era quello che Cale aveva suggerito ad Amiru.
“Signorino Cale, lei davvero…”
Amiru aveva sentito da Paseton come Cale gli avesse salvato la vita, così come Cale non avesse colpe ma era finito con l’essere immischiato in quel casino.
“Signorina Amiru, non è stato niente di speciale.”
Cale aveva un’espressione gentile sul volto.
- Non mi avevi chiesto se potessi battere Toonka?
Come al solito, Cale semplicemente ignorò il drago nero.
Dopo aver detto diverse volte ad Amiru che stava bene, Cale volse lo sguardo verso Toonka. Anche lui lo stava fissando. Toonka aveva un’espressione vuota da un po’ – no, era un’espressione più complicata.
Potere antico.
Era l’unico genere di potere che i non-maghi, che si focalizzavano sulla forza fisica, accettavano come forza. Questo perché pensavano che fosse una benedizione che la forza di qualcuno venisse tramandata alle generazioni.
Cale stava guardando Toonka senza nessun’emozione in particolare.
Era un pazzo bastardo che era diventato un eroe, ma che mostrava segni di auto-distruzione nel quinto volume.
Le balene si avvicinarono a Cale, e Witira chiese, cauta.
“Va davvero bene per noi venire con lei?”
“Non è che abbiate un posto dove andare. Posso darvene uno io per la notte.”
Cale salì sulla carrozza e ordinò ai fratelli balena di seguirlo. Chiuse poi la portiera della carrozza e iniziò a pensare.
Almeno Toonka se ne sarebbe tornato nel Regno di Whipper.
Cale – no, lo stile di Kim Rok Soo era quello di non creare un legame profondo con una persona con cui non riusciva a comunicare. Questo era diverso dall’evitare qualcuno perché le cose avrebbero potuto complicarsi.
‘Devo contattare il Principe ereditario?’
Come avrebbe reagito il Principe ereditario se Cale gli avesse detto di dover recuperare l’alveare pieno di miele lasciato nel Regno di Whipper? Poteva anticipare la sua risposta perché loro due erano simili.
Il Principe ereditario ne sarebbe stato molto felice.
Cale sognava di recuperare quell’alveare e condurre una bella vita rilassante in futuro.
Cale dovette salutare il vice-maggiordomo Hans, Beacrox, il vicecapitano, i dieci bambini lupo, On e Hong una volta tornato.
Hans gli si era avvicinato come al solito prima di spalancare la bocca dopo aver visto i fratelli balena. Si ricompose poi velocemente e approcciò Cale di nuovo.
“Signorino-nim, sta bene? Ho sentito cos’è successo.”
“Sto bene. Oh, e mostra a loro due una stanza.”
Cale scaricò i due fratelli balena a Hans, prima di voltarsi verso Beacrox. Beacrox, vestito impeccabilmente come al solito, iniziò a imbronciarsi dopo avergli dato un’occhiata. Vedendo Cale in quel pessimo stato, con la polvere del macigno e dopo che l’acqua di mare si era asciugata, Beacrox si voltò verso Maes e iniziò a parlare.
“Riscalda l’acqua.”
“Ricevuto.”
Maes rispose con compostezza prima di avvicinarsi a Cale.
“Signorino-nim, ho sentito che è stato trascinato nel loro combattimento ed è quasi rimasto ferito.”
Cale guardò verso Maes, così come gli altri bambini lupo che lo stavano osservando, e rispose con nonchalance.
“Per niente. Non era possibile che rimanessi ferito.”
“…Capisco.”
I bambini lupo, estremamente raggianti e innocenti, erano calmi, diversamente dal solito. Cale ignorò la cosa e continuò a guardarli mentre si affrettavano a riscaldare la vasca, per poi voltarsi verso Beacrox. Questi iniziò a parlare non appena incrociarono lo sguardo.
“Signorino-nim, si lavi prima, per favore.”
Cale vedeva che Beacrox non riusciva a sopportare la sporcizia di Cale, e così annuì semplicemente. Provò a dirigersi verso il bagno ma una voce lo chiamò.
“Signorino-nim.”
“Cosa?”
Erano Paseton e Witira. Paseton era quello che l’aveva chiamato, ma Witira fu la prima a parlare.
“Potremmo visitarla dopo che si è riposato per un po’?”
Il Re Balena. Visto che ne erano i figli, questi due erano più o meno allo stesso livello dei reali del regno. Tuttavia, stavano nascondendo il fatto di essere legati al Re Balena. Onestamente parlando, non vi era ragione di farlo. Gli umani non avrebbero saputo che erano reali. Era raro trovare una persona che fosse anche solo a conoscenza delle persone balena.
“Venite domani.”
Cale rispose in modo secco prima di voltarsi. Sentì la voce del drago nero nella sua mente. Il drago nero stava dicendo un sacco di cose sin da prima.
- Hai starnutito! Sarai in grado di muoverti domani? Non dovresti riposarti? Perché sei così debole da farmi preoccupare tanto?! Umano! È così frustrante!
‘Sono io quello frustrato.’
Cale decise di usare il fatto che nessuno credesse che fosse completamente guarito a suo vantaggio. Aveva detto a tutti di non venire a visitarlo quella notte perché aveva bisogno di riposare, prima di rivolgersi al drago.
“Andiamo.”
“…Ti darò retta per ora.”
On e Hong li salutarono mentre Cale si dirigeva verso le isole di Ubarr con il drago nero.
Quello era il giorno in cui doveva estendere la durata dei mulinelli in modo da farli durare un altro anno.
- Non capisco perché tu stia facendo questo quando non stai bene. Questo mio intelligente cervello da drago non lo comprende.
Cale rispose con nonchalance alle lamentale del bambino di quattro anni.
“Doveva essere fatto oggi.”
I maghi del territorio sarebbero arrivati il giorno dopo, rendendogli difficile spostarsi. Doveva occuparsi della pozzanghera e dei mulinelli in quel momento.
Cale vide che vi erano ancora delle luci sull’isola centrale e atterrò su una più lontana. Quello era il luogo del secondo mulinello più forte; be’, adesso era il mulinello più forte.
“Sigh.”
Poi sospirò.
- Perché quel teppistello sta nuotando verso di noi? Aspetta, perché è qui? Non capisco.
Cale sentiva la voce ansiosa del drago nero. Non vi era nessuno sull’isola su cui lui e il drago nero erano atterrati. Tuttavia, vi era qualcuno nel mulinello di fronte all’isola.
Era un mulinello così turbolento che era impossibile vedere la persona mentre erano in aria.
“Deve essere proprio un lunatico.”
Era una notte buia, visto che la luna aveva terminato il suo ciclo. Cale iniziò a riflettere dopo aver visto Toonka, che era saltato dentro un mulinello in una notte simile. Cale voleva sapeva solo cosa quel pazzo bastardo stesse pensando.
In quel momento, Toonka saltò fuori dal mulinello e si affrettò verso l’isola.
“Lo sapevo! Lo sapevo!”
Toonka mantenne il proprio sguardo su Cale mentre si avvicinava.
“Sapevo che non eri solo una persona normale. Sapevo di aver sentito l’odore di una persona forte nelle vicinanze. Sei un mago? Come hai fatto a volare?”
Le pupille di Toonka iniziarono a tremolare dopo aver detto la parola mago. Il suo piano era di combattere contro Cale se avesse detto di essere un mago, e di ucciderlo fosse stato debole. Toonka era qualcuno che pensava che i maghi fossero un veleno per il mondo. Continuò a camminare velocemente verso Cale.
“Mi stai ignorando perché sei un damerino di un mago? Mmm?”
Toonka vide Cale sospirare. Cale guardò verso di lui prima di rispondere con nonchalance.
“Sto pensando.”
Cale stava pensando a come comportarsi con questo stupido folle.
‘Lo metto in riga o lo uso?’
Ecco cosa stava pensando. Cale analizzò Toonka, che sembrava volesse gettarsi contro di lui e attaccarlo.
“Cosa stai pensando per ignorarmi?”
Cale finì di riflettere il momento in cui Toonka disse quelle parole. Agì poi immediatamente.
‘Facciamo entrambi.’
Boom!
“Ugh!”
Toonka, non pronto, venne sparato via e finì in acqua. Un mulinello circondava il suo corpo.
“Cosa sta succendendo?!”
Toonka, che aveva un’alta resistenza magica, trovava difficile affrontare questo vento. Il vento e l’acqua del mare, che ruotavano continuamente, risucchiarono Toonka come una palude.
Cale creò dei mulinelli in entrambe le sue mani mentre gli si avvicinava.
Splash. Splash.
Il suono di Cale che entrava in acqua poteva essere sentito.
Guardò poi dall’alto verso il basso Toonka, che era stato risucchiato dal mare a causa dell’attacco inatteso. Non importava quanto qualcuno fosse alto, vi sarebbe sempre stata l’occasione di guardarlo dall’alto in basso.
“I maghi non possono avere poteri antichi.”
Toonka sentì il vento attorno a lui sparire mentre guardava in alto verso Cale.
“Bob, un guerriero come te dovrebbe capire cosa intendo, giusto?”
Un potere che era tramandato da un umano che lo aveva creato.
Toonka aveva sentito parlare dei poteri antichi, ma questa era la prima volta che ne vedeva uno in azione. Rimase in silenzio per un po’ prima di iniziare finalmente a parlare.
“…Quindi non sei un mago?”
“Corretto.”
Toonka fece un’altra domanda dopo aver sentito la risposta severa ma molto chiara di Cale.
“Allora come fai a sapere della fazione non-magica?”
Toonka trovava questo nobile di fronte a sé sempre più strano ogni volta che lo incontrava.
‘Sì. È uno strano.’
A questo nobile non importava che non stesse usando il linguaggio formale con lui. Era anche qualcuno che lavorava sodo per salvare gli altri quando stava male. Era anche lo strambo che aveva l’odore di una persona forte attorno a sé, anche se lui stesso non lo era.
Qualcuno che continuava a rivelare poteri antichi ogni volta che lo vedeva. Era anche qualcuno che aveva cercato di salvarlo.
Questa era la prima volta che Toonka incontrava una persona simile.
Tuttavia, le parole successive di Cale lo scioccarono di nuovo.
Cale non rispose alla domanda di Toonka. Invece, ne fece una a sua volta.
“Hai qualche intenzione di distruggere la Torre della Magia?”
“Cosa? Cosa hai detto?”
Gli occhi di Toonka si spalancarono, scioccato. La sua espressione sembrava chiedere come Cale ne fosse a conoscenza.
Distruggere la Torre della Magia. Quello era uno degli obiettivi della fazione non-magica sin dall’inizio. Cale continuò a parlare.
“Se hai intenzione di farlo, non distruggerla troppo, per favore.”
Toonka si lasciò scappare inconsciamente i propri pensieri.
“…Pazzo bastardo, di cosa stai parlando?”
“Ah, ma sbatti via tutti i maghi.”
Toonka poté finalmente prendere una decisione su Cale dopo aver sentito cosa gli aveva detto. Cale iniziò a sorridere guardandolo.
I non-maghi che vincono la guerra civile conducono il Regno di Whipper a una crescita, prima di crollare velocemente. Benché gli istinti naturali avessero abbattuto la razionalità conosciuta come magia, un’esistenza senza razionalità non era altro che un animale.
Il piano di Cale era di prendere il controllo dei benefici di cui quegli animali non si sarebbero accorti.
“Ho intenzione di comprare la Torre della Magia. Cosa ne pensi?”
Toonka iniziò a sorridere mentre guardava in alto verso Cale.
“Che pazzo bastardo.”
Toonka prese una decisione che riguardava Cale.
*Non chiedetemi che senso abbia questa frase perché non lo so ed ero tentatissima di cancellarla. ToT