La Nullità della Famiglia del Conte – Capitolo 34 – Stare fermi (1)

Cale fissò con aria assente la tazza di tè che Ron gli stava offrendo.

“…Tè al limone prima di andare a letto?”
“Sì, signorino.”

Cale non era abituato a bere tè al limone prima di andare a letto. Non aveva voglia di berlo, ma sollevò la tazza da tè senza dire nient’altro. Sentiva su di sé lo sguardo di Ron mentre ne prendeva un sorso.

Fu allora che Ron iniziò a parlare.

“Signorino, potrei farle una richiesta?”
“Kek, cosa? Una richiesta?”

Gli occhi di Cale si spalancarono alla parola ‘richiesta’ usata da Ron, e si voltò di scatto a guardarlo. Ron aveva ancora un sorriso gentile sul volto. Gli occhi di Cale iniziarono ad annebbiarsi mentre iniziava a riflettere velocemente.

‘Quest’uomo diabolico ha una richiesta per qualcuno come me, una persona che pensa sia inutile?’

Cale aveva un tale pessimo presentimento, impossibile da descrivere. Si sentiva come l’uomo che aveva provato a sbarazzarsi di una protuberanza sul volto e finì per tornare indietro con due.* O quello, o il taglialegna che era stato avido e aveva reclamato come sue sia l’ascia d’oro che l’ascia d’argento ed era finito coll’andarsene a mani vuote senza nemmeno la sua stessa ascia.**

Cale si calmò prima di domandare con un atteggiamento rilassato.

“Bene, quale?”

Ron condivise immediatamente la richiesta con Cale.

“Potrei avere due giorni liberi?”
“Oh.”

Cale trattenne inconsciamente il respiro. Si sentiva come se la sua protuberanza fosse stata rimossa e avesse ricevuto il completo dell’ascia d’oro e d’argento in regalo nello stesso momento. Cale mise giù la tazza da tè e afferrò la mano di Ron, prima di iniziare a parlare rapidamente, a differenza del suo solito.

“Sì. Buona idea. Ron, hai lavorato così duramente per decine di anni. Ti sei dovuto occupare di questa nullità di un signorino. Se vuoi una pausa, puoi prenderti tutti i giorni di riposo di cui hai bisogno. Sei più che benvenuto nel farlo.”

Sì, a Cale sarebbe piaciuto se Ron si fosse preso una bella lunga vacanza. Tuttavia, Ron doveva tornare prima dell’incidente terroristico alla capitale per poter avere un legame con Choi Han, quindi due giorni erano perfetti. Cale non vedeva l’ora di godersi i prossimi due giorni senza dover vedere la faccia di quest’assassino.

Ron guardò verso Cale, il quale gli stava stringendo la mano con vigore, curioso. Tuttavia, Cale spostò velocemente lo sguardo da Ron e aprì un cassette vicino al letto. Cale tirò fuori un borsellino pieno di soldi e lo tenne sollevato.

Assegni e grosse quantità di soldi si trovavano nella cassaforte della residenza, ma vi era ancora un bel po’ di denaro anche in quella sacca. Cale prese l’intera sacca e la mise in mano a Ron. Era il figlio di una famiglia benestante, e non aveva niente da dare se non denaro.

“Ecco. Non è molto, ma comprati qualcosa di buono e goditi la tua pausa.”

Ron fissò con sguardo vuoto il borsellino che Cale gli aveva messo in mano.

‘Comprarmi qualcosa di buono e godermi la mia pausa.’

Questo fece pensare a Ron quanto tempo avesse speso a nascondersi. Aveva passato tutto quel tempo a prendersi cura di quella nullità di un cucciolo del signorino.

Adesso stava provando ad allontanarsi da quella vita e a ricominciare di nuovo. Tuttavia, vi era una buona probabilità che il suo futuro sarebbe stato caotico. Se quelle persone erano davvero giunte nel Continente occidentale, avrebbe potuto essere peggio di solo caotico.

‘A quel punto dovrei lasciare mio figlio qui.’

Ron guardò verso il signorino rilassato di fronte a lui.

“Signorino, è sicuro?”

Cale rispose eccitato alla domanda di Ron. Voleva che Ron si godesse quella pausa così tanto da volerlo lasciare.

“Ovviamente. Ron, hai tutti i requisiti per prenderti una pausa.”

Requisiti. Il piano originale di Ron era di andarsene in silenzio in un paio di giorni o da solo o con Beacrox. Tuttavia, questa dannatissima affezione era il problema. Ecco perché aveva menzionato i due giorni di pausa. Voleva vedere cosa questo teppistello avrebbe detto. Era curioso di saperlo.

Questo cucciolo del suo signorino adesso sapeva che tipo di persona fosse a causa di Choi Han. Ron aveva ancora un’espressione gentile sul proprio volto, ma il suo sguardo iniziò a divenire di ghiaccio.

“Signorino, questo è troppo denaro. Cosa farebbe se lo prendessi e fuggissi?”

‘O vuoi che fugga visto che ti è stato detto che sono pericoloso?’

Benché gli anni in cui si era sforzato di sorridere gli avessero fatto venire molte rughe sul volto, il suo sguardo affilato era diretto su Cale. Ron vide la reazione di Cale.

Cale aveva sbuffato.

“Pensi che non conosca la tua personalità, Ron? Se tu avessi voluto fuggire, ne te saresti o andato senza dire niente o avresti detto senza mezzi termini che lo stavi per fare. Sbaglio?”

Questo era stato il modo in cui Ron se ne era andato nel romanzo. Non aveva detto niente al conte e, tutte le volte che doveva allontanarsi dal gruppo di Choi Han per un po’, discuteva il loro contratto prima di farlo.

“…Ha ragione. È giusto.”

Ron annuì con un sorriso sul volto. Adesso che ci pensava, quel cucciolo del signorino di fronte a lui lo aveva visto più del suo stesso figlio, Beacrox, nelle ultime decine di anni. Anzi, Cale poteva essere la persona che lo conosceva meglio di tutti.

‘Sono anche molto vecchio.’

Il vecchio accettò che stava invecchiando. Così come gli anelli degli alberi non crescono tutti insieme, anche gli effetti del tempo non l’avevano evitato. Iniziò poi a parlare.

“Tornerò per servirla quando si starà dirigendo verso il palazzo reale.”
“Se proprio vuoi.”

Ron guardò verso quel disinteressato Cale e mise via il borsellino.
Non poteva permettere che Cale andasse al palazzo sembrando di meno rispetto alla famiglia reale o agli altri nobili. Ron non voleva vedere il cucciolo del signorino che aveva cresciuto essere guardato dall’alto in basso dagli altri.
Quello sarebbe stato il suo ultimo compito prima di andarsene.

“Allora adesso mi dirigerò fuori.”
“Certo, certo.”

Cale salutò Ron seduto sul letto e dormì benissimo per la prima volta dopo tanto tempo.

Quando Cale si svegliò verso l’ora di pranzo il giorno dopo, Ron era già partito all’alba. Grazie a ciò, il vice-maggiordomo Hans aveva ricevuto il compito di servire Cale.

“Il signor Ron ha detto che non era tranquillo a meno che non fossi io. Ahah, immagino di essere incredibile?”
“Puoi startene zitto?”

Cale ignorò Hans e guardò verso la porta aperta della stanza. Choi Han se ne era stato lì in piedi fuori dalla porta sin dalla mattina presto. Cale stava fissando Choi Han chiedendosi cose stesse succedendo, e Choi Han rispose senza nemmeno che gli venisse chiesto.

“Il signor Ron mi ha chiesto di proteggerla.”

‘A cosa sta pensando Ron?’

Cale aveva un’espressione seria sul volto mentre riceveva una tazza da Hans. Iniziò poi a imbronciarsi.

“Hans. Perché mi hai portato una limonata?”
“Mi scusi? Signorino, non le piace la limonata?”

Sigh. Cale sospirò a lungo e bevve la limonata. Era meglio dell’acqua fredda per svegliarlo e regolare il suo stomaco.

Choi Han guardò Hans e Cale da fuori la stanza mentre si ricordava la conversazione avuta con Ron la notte precedente.

‘Stai andando da qualche parte?’
‘Sì.’
‘Dove?’
‘Non è qualcosa che un ragazzino come te deve sapere.’
‘Sei venuto a parlare di Cale-nim?’
‘L’hai capito.’

Ecco cosa Ron aveva detto prima di andarsene quella mattina presto. Choi Han aveva visto l’assassino Ron invece del domestico Ron quando aveva lasciato la residenza.

“Choi Han.”

Choi Han si riscosse dai propri pensieri quando Cale lo chiamò. Cale si era alzato dal letto e si stava dirigendo verso il bagno. Cale chiese a Choi Han, che lo stava osservando.

“Lock è sveglio?”
“Sissignore.”

La Tribù del Lupo aveva davvero delle rapide abilità rigenerative. Cale lesse l’ora. Il salvadanaio Billos, il bastardo del capo della gilda mercantile Flynn, sarebbe presto giunto alla capitale. Cale aveva promesso che avrebbe bevuto con lui, e aveva già deciso dove si sarebbero incontrati. Era la stessa locanda in cui aveva detto a Choi Han di stare una volta arrivato alla capitale. Quella locanda aveva un bar, famoso per il proprio alcol.

‘E qualcosa che connetterà Choi Han e Billos è là.’

Cale pensò al mercante che si trovava con i 10 bambini lupo in quel momento e chiese.

“E i bambini e il mercante alla locanda?”
“Stavo pensando che potesse fermarsi tornando dall’assemblea.”
“…Assemblea?”

Hans si avvicinò a Cale, che era confuso, e iniziò a parlare.

“Signorino, l’invito da parte dei nobili nord-orientali.”
“Ah.”

Cale se ne era dimenticato perché non considerava molto importanti quei nobili. Iniziò a imbronciarsi un po’ chiedendosi cosa fare. Che genere di azioni da nullità avrebbe dovuto mettere in scena all’assemblea? Cale – Kim Rok Soo – non aveva mai incontrato quelle persone prima, ma non importava. Era conosciuto come una feccia per un motivo.

“E l’ospite spera di parlare con lei.”
“Stai parlando della signorina Rosalyn?”
“Sì. Ha detto che qualsiasi momento sarebbe andato bene in base alla sua agenda.”

‘Rosalyn è una ragazza intelligente. Probabilmente già sospetta che la sensazione del mana del giorno prima provenga da un drago. Molto probabilmente non ha mai neanche visto un drago prima, ma un mana così potente non può provenire da nessun altri che un drago.’

Cale aprì la porta del bagno e diede un ordine ad Hans prima di entrarci.

“Farò colazione nella mia stanza, quindi preparala. Dopodiché, chiedi alla signorina Rosalyn se vuole fare colazione insieme.”
“Sì, signorino. Capisco. Tuttavia, siamo in pieno giorno, quindi, dovrebbe essere pranzo.”
“…Hans.”
“Preparerò tutto!”

Cale lanciò un’occhiataccia ad Hans, il quale rispose energicamente, e diede un ultimo ordine prima di chiudere la porta del bagno.

“Ah, e lascia la porta della terrazza aperta.”

‘Il drago nero deve essere in grado di poter entrare.’

Era strano che riuscisse a dormire solo fuori su un albero vicino la finestra.

***

“Allora condurrò Rosalyn-nim qui adesso.”
“Okay.”

Cale si sedette di fronte al cibo, colazione per alcuni e pranzo per altri, e mandò fuori Hans. Beacrox sembrava essersi impegnato visto che i piatti sembravano fantastici. Il tavolo era pieno, probabilmente perché aveva richiesto tutti i piatti insieme e non a portate.

“Cale-nim.”

Choi Han gli si avvicinò.

“Andrò a stare con Lock mentre sta mangiando.”
“Immagino che voi due stiate facendo a turno per prendervi cura di lui.”

Choi Han iniziò a sorridere imbarazzato alle parole di Cale. Benché Lock stesse guarendo velocemente, era ancora a letto, con Rosalyn e Choi Han che facevano a turno per occuparsi di lui. Ovviamente, Rosalyn se ne stava occupando di più.

“Anche On e Hong stanno dando una mano.”
“Col cavolo che lo stanno facendo.”

Choi Han poté solo rimanere in silenzio alle parole di Cale. On e Hong si trovavano nella stanza di Lock, ma era quello che i due gattini gli avevano detto prima di dirigersi laggiù.

‘Penso che siamo troppo deboli per uccidere uno della Tribù del Lupo. Molto probabilmente perderemmo, anche se dovessimo entrare in forma berserk. Dobbiamo trovare il modo per schiacciare le persone come lui.’
‘Giusto, dobbiamo trovare un modo. Ecco perché andremo a studiare un po’.’

On e Hong non erano lì per prendersi cura di Lock ma per determinare come uccidere un nemico simile in futuro.

“Ma Lock sembra comunque rilassato ad avere due gattini così carini con sé.”
“…Immagino che sia fantastico.”

Cale non aveva intenzione di dire a Choi Han e a Lock la verità. Choi Han ispezionò la zona per verificare che il drago nero non fosse nella stanza prima di parlare a bassa voce.

“Non ho detto a Lock o a Rosalyn che li ho portati con me perché lei mi ha detto di fare così.”
“Ottimo lavoro.”
“Le avevo detto che lo avrei tenuto segreto.”

Choi Han stava mostrando un lato responsabile di sé a Cale. Forse era a causa del voto di ieri, ma Choi Han non sapeva quanto le parole potessero essere ambigue. Non sapeva come le parole potessero essere usate più a favore di uno che di un altro.

Il Dio della Morte avrebbe seguito solo le parole e la loro interpretazione di Cale perché era lui quello che aveva messo la propria vita in gioco.

‘Ecco perché i nobili passano almeno una settimana a preparare cosa dire quando vogliono fare un Voto della Morte. Arrivano di solito ad almeno a dieci pagine di testo da dire.’

Prima di iniziare a parlare, Cale pensò a come avrebbe usato in futuro Choi Han, il quale sembrava avere fiducia in lui.

“Choi Han, hai detto che avresti ucciso quel mago che beve sangue se lo avessi visto di nuovo?”
“Sì.”

Cale annuì alla risposta senza esitazione, e continuò a parlare.

“Ti dirò come trovare quella persona.”

Lo sguardo di Choi Han iniziò a cambiare, ma Cale non aveva ancora finito.

“Ovviamente, prima dobbiamo impedire l’incidente terroristico.”

L’espressione di Choi Han sembrava chiedere a Cale di dirglielo subito, ma nel momento in cui aprì bocca, un bussare alla porta seguì la voce di Hans.

“Signorino, ho portato Rosalyn-nim.”

Cale annuì verso Choi Han e si alzò dalla sedia. Anche Choi Han si alzò in silenzio e aprì la porta. Hans e Rosalyn entrarono dalla porta aperta. Hans non oltrepassò lo stipite della porta e aggiunse tranquillamente a quello che aveva appena detto.

“Signorino, Rosalyn-nim, fatemi sapere se avete bisogno di altro.”

Hans poi si inchinò e uscì fuori dalla stanza. Choi Han lo seguì.

“Rosalyn, sarò con Lock.”
“Okay.”

Una volta che i due se ne furono andati, solo Rosalyn a Cale rimasero nella stanza. Rosalyn sembrava calma ma fredda.

“La ringrazio per l’invito, signorino Cale.”
“Non è niente, signorina Rosalyn.”

Cale indicò la sedia davanti a lui e iniziò a parlare.

“Ci sono molte cose di cui dobbiamo discutere.”
“Signorino, immagino che a lei non piaccia farla lunga?”

Rosalyn iniziò a sorridere mentre lo chiedeva, e Cale guardò verso la terrazza aperta e cominciò a parlare.

“Entra dentro.”

In quell’istante, Rosalyn si voltò velocemente. Vedeva delle foglie fluttuare nella stanza. Non poté che tremare.

Tuttavia, era stata in grado di pensare usando la logica durante la notte precedente. Ci aveva pensato tutta la notte mentre si occupava di Lock. Una magia a tre strati e l’abilità per compiere una cosa simile. Vi era davvero solo una risposta.

Mosse il suo sguardo dalle foglie che stavano fluttuando verso di loro e guardò Cale chiedendo.

“Un drago. È un drago-nim?”

I maghi rispettavano davvero i draghi. Il suo atteggiamento mostrava chiaramente che quello fosse il caso. Cale iniziò a sogghignare, mentre iniziava a parlare verso le foglie fluttuanti.

“Presentati.”

In quel momento, le foglie che stavano fluttuando sopra il tavolo – o sopra le bistecche se volevamo essere più precisi – si trasformarono in un drago nero. Aveva rimosso la propria invisibilità.

“Mm.”

Rosalyn non riuscì nemmeno a trattenere il fiato, per quanto era scioccata. Anche se sapeva che doveva essere un drago, era comunque scioccante. Vi erano meno di 20 draghi esistenti sia nel Continente occidentale che nel Continente orientale combinati, ma una simile esistenza era di fronte a lei in quel momento.

Erano conosciuti per non lasciare mai il proprio territorio e nido, e per godersi la vita come l’esistenza più incredibile al mondo. Per di più, i draghi erano i re sia del mana che dalla natura.

Erano anche un’esistenza che preferiva la solitudine. Benché fosse confermato che vi erano 20 draghi al mondo, essi avevano tutti colori diversi e variavano drasticamente per personalità, abitudini e caratteristiche. La Torre della Magia trovava che ciò fosse interessante. Perché erano diversi per quanto riguarda i colori e la personalità, anche se crescevano insieme ai loro genitori?

Vi era solo una spiegazione che potevano immaginare.

‘I draghi sono creature orgogliose che vogliono essere differenti da tutto il resto.’

Vogliono essere unici mentre sono in vita. Quello era il caso anche per quanto riguardava le loro stesse tribù di draghi.

Una simile esistenza era di fronte agli occhi di Rosalyn adesso.
Era un drago giovane, ma il mana che percepiva e lo sguardo caratteristico di un drago le dicevano che fosse come ogni altro drago.

Il drago nero osservò Rosalyn in silenzio per un po’ prima di voltare la testa. Rosalyn non seppe che dire di fronte a quell’azione del drago. Dopo ciò, il drago si mosse di fronte alla bistecca e iniziò a parlare.

“Ho fame.”
“…Mangia pure.”

Cale scosse la testa mentre rispondeva, e offrì a Rosalyn una sedia.

“Dovremmo mangiare anche noi.”
“Ah… sì.”

Rosalyn aveva un’espressione persa sul volto mentre si sedeva. Vedeva il drago nero mangiare la bistecca di fronte a lei mentre Cale, vestito ancora più vistosamente del solito perché doveva dirigersi all’assemblea dei nobili nord-orientali, stava mangiando una minestra con eleganza.

Nessuno alla Torre della Magia le avrebbe mai creduto se avesse raccontato tutto ciò.
Tuttavia, Rosalyn credeva in quello che stava vedendo con i propri occhi, così come con il resto dei suoi cinque sensi. Tutto in natura poteva essere percepito con i cinque sensi.

“…È incredibile che un mago come me possa assistere a una simile vista. Un drago con un umano.”

Rosalyn credeva in quello che stava vedendo e mostrò la sua onesta osservazione. A Cale non interessava rispondere, ma il drago nero smise di mangiare la bistecca per guardare verso Rosalyn. Voltò poi il capo verso Cale.

Era il muso di un rettile, ma la sua espressione era chiaramente visibile. Il drago nero iniziò a imbronciarsi guardando verso Cale, che stava ancora mangiando la sua minestra, e iniziò a parlare.

“Molto debole. Non è meglio di una formica. Ecco la ragione.”
“In effetti.”

Sia Cale che il drago erano d’accordo. Rosalyn guardò ciò con curiosità prima di annuire.

“Un pasto con il signorino Cale e drago-nim. È un onore.”

Rosalyn era calma mentre sollevava con eleganza la forchetta. Cale osservò la sua espressione, continuando a mangiare la sua minestra.

‘È davvero una persona coraggiosa.’

Qualsiasi altro mago non avrebbe fatto altro che tremare e lodare il drago adesso. Avrebbero poi chiesto al drago di insegnarli anche la più piccola cosa sul mana o sulla magia. La magia di un drago era qualcosa che avrebbe fatto impazzire qualsiasi mago sul continente.

Cale cominciò a parlare a Rosalyn, che stava iniziando da un’insalata.

“Si senta libera di stare qui tutto il tempo che desidera.”
“Signorino Cale.”
“Sì?”
“Ho tre cose di cui sono curiosa. Ma una è stata già risolta, quindi ne avrei altre due. Potrei chiedergliele?”
“Faccia pure.”

La prima riguarda probabilmente il drago. Cale aveva deciso di rivelare l’esistenza del drago a Rosalyn dopo averci pensato per molto tempo. Sentiva che gli sarebbe stato più conveniente fare così.

Aveva come la sensazione di poter anticipare anche le altre due domande.

“Ecco la seconda cosa di cui sono curiosa.”

Rosalyn fece la propria comanda con calma e sincerità.

“Va davvero bene permettere a qualcuno che non è stato invitato di soggiornare nella sua residenza in questo modo? Anche se sono una maga, come nobile, dovrebbe essere suscettibile ad avere a che fare con degli estranei.”

Cale ripose facilmente alla domanda.

“Non è un problema perché sei qualcuno che Choi Han ha portato.”

Cale sbirciò verso il drago nero, che stava mangiando la bistecca, prima di guardare di nuovo Rosalyn e continuare a parlare.

“Ho anche questo tipo.”

Il drago nero non rispose a quella affermazione. Tuttavia, sbatté le sue ali una volta prima di buttarsi con il muso nel piatto della bistecca e iniziare a divorarla ancora più velocemente di prima. Rosalyn guardò il drago a lungo, prima che le sue pupille tornassero di nuovo su Cale, che stava mangiando il suo trancio di salmone.

“…Capisco. Allora ecco la mia terza domanda.”

Cale smise di mangiare il trancio di salmone e guardò verso Rosalyn. Il loro sguardo si incrociò e Cale riuscì a vedere le sue pupille rosse. Originariamente, Rosalyn aveva modificato le sue pupille da rosse a nere con la magia quando erano giunti alla capitale. Aveva fatto lo stesso con il colore dei suoi capelli. Tuttavia, quello non era il caso in quel momento.

Rosalyn fece la sua domanda.

“Perché mi parla in modo così formale, nonostante il suo rango di nobile?”

Cale sollevò il bicchiere di vino vicino al trancio di salmone e ne prese un sorso. Iniziò poi a parlare.

“Capelli rossi, occhi rossi e una maga. Infine, il nome che ha rivelato da sola, Rosalyn.”

Era strano fare finta di non sapere quando qualcuno era così chiaro a riguardo.

Cale iniziò a sorridere mentre domandava.

“Principessa-nim, non dovrebbe essere lei a smetterla di parlare in modo così formale con me?”

 

 

*Racconto popolare koreano: He felt like the man who tried to get rid of a lump on his face and ended up coming back with two. Qua vi lascio un link per il racconto più simile che ho trovato, purtroppo in inglese: https://folkency.nfm.go.kr/en/topic/detail/6021#:~:text=%E2%80%9CHokburiyeonggam%E2%80%9D%20is%20the%20tale%20of,another%20lump%20by%20the%20goblins.&text=This%20tale%20belongs%20to%20the,world%2C%20but%20lacks%20in%20characterization.

**Altro racconto popolare coreano (che penso ormai si sappia un po’ tutti). Qua vi lascio il link lasciato dai traduttori inglesi: https://freshkorean.com/2013/04/02/gold-axe-silver-axe-traditional-korean-story-plus-free-worksheet-5/

 

<< Previous Chapter | Index | Next Chapter >>

Bookmark (0)
Please login to bookmarkClose

No account yet? Register

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *