La Nullità della Famiglia del Conte – Capitolo 103 – È reale (3)

“Cosa intendete?”

La voce robotica di Mary stava leggermente tremando.

“Sto dicendo che ti darò un posto in cui stare fino all’inverno. Tuttavia, il posto in cui starai non sarà né un villaggio né una città in cui gli umani vivono che desideri.”

Il locandiere camminò lentamente verso la porta e la chiuse a chiave. Il suo sguardo preoccupato era concentrato su Mary.
Cale guardò verso di lui prima di proseguire.

“Tuttavia, potrai passare il tempo ad osservare il vero cielo e la bellezza della superficie.”

Nonostante sarebbe stata la Foresta dell’Oscurità piena di mostri, essa aveva ancora la bellezza della natura e il cielo meraviglioso che non potevi ammirare in quella città sotterranea.

“…Non desidero esservi di peso.”

Quella fu la risposta di Mary dopo un lungo periodo di silenzio.

La parola ‘peso’ fece sorridere Cale.

“Lo stai probabilmente dicendo perché ancora non mi conosci bene.”

Cale si sedette e guardò verso di lei, solo per scorgere una maschera nera al di sotto del mantello.
Continuò a parlare alla ragazza con cui non aveva mai davvero incrociato lo sguardo.

“Non faccio mai qualcosa che possa essermi di peso.”

Perché avrebbe dovuto fare qualcosa di così pazzo come avere le chiese come nemiche? Glielo stava offrendo perché era in grado di fornirle un’occasione che avrebbe permesso di stare in superficie senza essere scoperta dalle chiese.

“Per quanto riguarda i sei mesi successivi…”

Mary aveva detto che avrebbe viaggiato per un anno.
Cale, ovviamente, si ricordava quello che aveva detto.

“Ti aiuterò a scappare almeno una volta dalla Chiesa del Dio del Sole senza morire.”

Il mantello nero sussultò, come se Mary avesse alzato di scatto la testa al di sotto di esso.

“È possibile?”

Il locandiere si intromise nella conversazione. Cale aveva saputo da Shawn che quel vecchio era colui che si era occupato di Mary come se fosse la famiglia dove che Tasha se ne era andata.

“È davvero possibile?”

Cale guardò verso di lui, che gli stava facendo quella domanda con voce tremante, e rispose.

“Il mana morto di un drago. Ti darò quello.”

Tuttavia, le sue parole erano dirette a Mary.
Se era potente quanto Rosalyn e doveva evitare i preti della Chiesa del Dio del Sole, allora tutto quello che doveva fare era renderla ancora più forte.

Era solo giusto da parte sua fare almeno quello per qualcuno che avrebbe creato a Ron un nuovo braccio.

“Signorino-nim.”
“Ron, in silenzio ad ascoltare fino a quel momento, si intromise. Cale sollevò la mano per bloccarlo.

“Smettila di parlare.”
“Ma signorino-nim. Il mana morto di un drago è troppo prezioso. Io sto bene-”
“Beacrox.”

Cale spostò lo sguardo da Ron e chiamò Beacrox, che stava fissando il vuoto, assente.

“Non ti avevo detto di preparare della limonata?”
“Ah…”
“Sbrigati.”
“Sissignore.”

Beacrox evitò lo sguardo del padre e si affrettò verso la cucina. Cale offrì a Mary di sedersi.

“Siediti dove preferisci.”

Sembrava così rilassato che le persone avrebbero pensato che fosse il proprietario del posto.

“Prima di tutto.”

Una voce iniziò a parlare dal mantello nero.

“Ci rifletterò dopo aver creato il braccio.”

Il mantello nero si voltò poi verso un’altra direzione. Mary stava adesso guardando Ron. Questi se ne stava lì e lasciò che lo fissasse.

La voce senza emozioni che ricordava un GPS proseguì.

“Sembra che i vostri muscoli siano ben sviluppati. In base all’equilibrio tra il vostro braccio destro e il corpo, posso dedurre che siate qualcuno che usa entrambe le braccia. Dovrò prestare particolare attenzione creando il vostro braccio. Dovremo provarlo prima un paio di volte prima di completarlo.”
“Quanto ci metterai?”
“…Probabilmente uno o due mesi.”

Cale sorseggiò con calma la limonata. Sembrava rilassato come qualcuno su una sdraio al mare. Concluse poi dicendo ad alta voce.

“Allora possiamo farlo nella tua residenza in superficie. Ron lavora dove starai in ogni caso.”
“Al momento mi sento disorientata.”

La voce priva di emozioni proseguì.

“Sembra un problema molto complicato. Non desidero essere un peso ma, allo stesso tempo, penso che possa andare bene visto che siete molto forte.”

Stava probabilmente parlando di Choi Han e Raon.

  • Ha ragione! La brava ragazza è intelligente! Non sarà un peso fino a quando ci sarò io! Devo solo distruggere tutto ciò che si metterà in mezzo!

Cale lasciò Raon parlare al solito senza ascoltarlo. I draghi erano naturalmente così spaventosi.

“…Tornerò più tardi.”
“Certo. Ma me ne andrò in qualche giorno, quindi fallo prima di allora con i bagagli pronti.”

Cale si alzò in piedi e si diresse verso le scale che portavano al secondo piano, visto che non aveva nient’altro da dire.

“Ah, bevi la limonata prima di andare. Dovrei conoscere le capacità del nostro cuoco, visto che vi incrocerete molto spesso.”

Mary non reagì mentre continuava a osservare Cale. Questi non le prestò più nessuna attenzione e si diresse verso la propria stanza. Ron lo seguì.

“Signorino-nim.”

Era raro vedere Ron in quel modo, senza il proprio sorriso benigno.

“Chi è quella persona e cosa sta succede-”
“Ron.”

Cale arrivò di fronte alla propria camera e girò la maniglia. Vi entrò e cominciò a parlare.

“Va bene accettare almeno questo.”

Cale non si voltò nemmeno a guardare Ron prima di chiudere la porta. Ridacchiò poi in silenzio dopo aver sentito la voce dall’altra parte della porta dopo molto tempo.

“Signorino-nim, dovrei portarvi uno spuntino?”
“Sì, certo. Portami anche qualcosa da bere.”

Cale poi aggiunse.

“Tutto tranne una limonata.”

Era stanco delle limonate.

 

***

 

Il cavaliere di guardia al cancello del deserto al villaggio nelle vicinanze della Landa della Morte nel territorio Dubori del Regno di Caro non era molto contento quel giorno.

“Pazzo bastardo, comandarmi a bacchetta in questo modo solo perché è cavaliere da soli tre anni più di me.”

L’altro cavaliere stava usando la propria anzianità di servizio per mettere questo nel turno di guardia presto.

I soldati rimasero in silenzio e lo evitarono. Sarebbero probabilmente morti se avessero riportato il cavaliere.

‘Si prende anche tutti i soldi.’

I soldi che facevano mentre se ne stavano di guardia al cancello era monopolizzato dal cavaliere senior. Offriva loro delle bevute ogni tanto, ma quanto poteva essere buono l’alcol in un piccolo villaggio come quello?

“Si è anche preso per sé quelle due monete d’oro l’altro giorno. Figlio di puttana. Finirai in qualche grosso casino un giorno o l’altro per-”

Tap!

“Ow!”

Qualcosa colpì il cavaliere alla testa. Iniziò a urlare massaggiandosi la nuca.

“Dannazione, che cazzo! Chi ha lanciato… uh?”

L’oggetto che l’aveva colpito e caduto a terra era piccolo e rotondo.
Era una moneta d’oro.

Il denaro non pioveva dal cielo. Il cavaliere la raccolse velocemente e si guardò attorno. Non vide niente, anche se controllò il cielo.

‘Che diamine…?’

Mise prima la moneta d’oro in tasca e lanciò un’occhiataccia ai soldati. Stava dicendo loro di tenere la bocca chiusa.

“Immagino voi abbiate mantenuto la parola data, alla fine.”

Cale salì sulla carrozza che avevano lasciato con il locandiere al villaggio e rispose alla domanda di Tasha.

“Sono solo deluso che non fosse lo stesso cavaliere dell’altra volta.”

‘Ti darò un’altra moneta d’oro nel caso tornassi vivo.’
Il cavaliere a cui Cale aveva detto ciò era, sfortunatamente, non lì così presto.

“Avrei dovuto saltare il muro anche allora.”
“Non sarebbe stato però in grado di salvare i due cittadini se l’avesse fatto, non è vero, signorino-nim?”

Cale fece finta di non sentirla. Era irritato che continuasse a cercare di parlargli. Tuttavia, Tasha guardò a quel freddo Cale con uno sguardo caloroso.

“È fresco qui.”

La carrozza fortificata con la magia era il posto più comodo. Cale si appoggiò allo schienale e voltò la testa. Una sfera nera appiccicata alla finestra stava osservando l’esterno.

Proprio accanto ad essa vi era un drago nero eccitato.

“Non è incredibile?”
“Sì, Raon-nim. È davvero incredibile. Questo è il villaggio in cui vivevo?”
“Anche io non lo so!”
“È così? Non ho però mai visto un villaggio come questo. È incredibile.”

Raon gonfiò il petto dopo aver sentito quella voce tesa.

“Il vero cielo sembra non avere fine. È difficile da credere. È così bello.”
“Devi vedere anche il cielo stellato. È ancora più bello. È bellissimo visto da casa nostra. Ti farò visitare anche la Foresta dell’Oscurità.”
“Vi ringrazio, Raon-nim.”

Cale spostò lo sguardo dopo aver Raon e Mary chiacchierare tra di loro.

“…Perché mi stai guardando in quel modo?”

Tasha stava osservando Cale con uno sguardo pieno di ammirazione. Cale distolse lo sguardo anche da lei e urlò fuori dalla porta.

“Andiamo!”

La carrozza iniziò a muoversi. Cale si tirò su la manica e allungò il polso verso Cage.

“Signorina Cage.”

Cage, seduta accanto a lui in silenzio, estese con cautela le mani e le appoggiò con gentilezza intorno al polso di Cale.
Iniziò poi a parlare con un tono amichevole.

“Che emerga il potere della morte per condurre all’eternità e alla disperazione coloro che hanno desiderio di nuocere alla vostra persona. Il vostro nemico vagherà nell’oscurità per l’eternità e non sarà in grado di fermarvi. Il vostro nemico perderà i propri occhi, le proprie gambe, il proprio udito e tutti i sensi, mentre vagheranno senza meta per tutta l’eternità.”

Cale osservò l’esterno mentre ascoltava il salmo spietato. Una sensazione sinistra avvolse il suo polso, o meglio, il bracciale sul suo polso per essere precisi.

“Ho terminato.”
“Cage, la Benedizione della Morte è sempre così?”

Cage rispose con tono eccitato.

“Ovviamente! È una benedizione del Dio della Morte. Vi aspettavate qualcosa di più gentile?”

Quella era la risposta corretta.
Cale era preoccupato che il bracciale potesse divenire un oggetto maledetto dopo essere stato benedetto in quel modo per qualche giorno.
Tuttavia, quello sarebbe andato ancora più a vantaggio per Principe ereditario, quindi lasciò che Cage continuasse e benedirlo.

“Ci sono benedizioni più potenti?”
“Ho intenzione di aumentarne la potenza ogni giorno.”
“Capisco.”

Era davvero una folle sacerdotessa.
Cale era sollevato e continuò a guardare fuori dalla finestra mentre la carrozza proseguiva verso la capitale.

 

***

 

“Questa è la mia stanza?”
“Sissignore. Potete stare qui stasera, signorino-nim.”

Cale evitò lo sguardo fin troppo grato di Tasha.
Il suo gruppo sarebbe stato nella stessa locanda del villaggio nelle vicinanze della capitale, come la volta precedente.
Cale aprì la porta della sua stanza.

Click.

E poi…

Bang!

Chiuse la porta immediatamente con uno schianto. Cale guardò verso Tasha che stava sorridendo. Cale sospirò profondamente prima di aprire di nuovo la porta.

Lui strascicò i piedi lentamente entrando nella stanza. Tasha chiuse subito la porta dietro di lui. Nello stesso momento, una voce famigliare iniziò a parlare.

“Questa non è la vostra stanza.”
“Ovviamente no, Sua Altezza.”

Il Principe ereditario, Alberu Crossman, stava sorridendo a Cale.
Aveva un sontuoso banchetto preparato in modo da accogliere Cale.

“Non era a conoscenza che avrebbe fatto un simile viaggio per accogliermi.”
“Ero un po’ di fretta.”

‘Di fretta?’

Cale guardò verso Alberu, che aggiunse con nonchalance.

“Toonka è diventato il comandante in capo del Regno di Whipper.”

Il gruppo di Toonka si era messo in azione dopo essere rimasti bassi negli ultimi mesi. Il fatto che Toonka fosse il comandante in capo voleva dire che la famiglia reale del Regno di Whipper era finita nelle sue mani.
Alberu sentì la voce indifferente di Cale.

“Hanno ottenuto un biglietto di sola andata verso l’inferno.”

Alberu fece un sorrisetto.

“In effetti. Benché non abbia niente a che fare con noi al momento.”
“Immagino non sappia che Sua Altezza ha rubato tutti i maghi sopravvissuti?”
“Ovviamente no. Come potrebbe il Regno di Whipper esserne a conoscenza, quando neanche le nostre stesse persone non ne sanno molto?”

Cale e Alberu incrociarono lo sguardo.

Cling.

Il bracciale cadde dalla mano di Cale e atterrò sul palmo di Alberu.

Siiizle.

Il suono che ricordava quando l’acqua colpiva il fuoco si sentì mentre fumo nero avvolse il corpo di Alberu.

Click.

Alberu si mise il bracciale al polso.

“Sua Altezza, anche questo suo aspetto è molto bello.”

Il vero aspetto di Alberu, per quarto elfo oscuro, apparve di fronte a Cale.

I capelli biondi e gli occhi azzurri scomparvero e vennero sostituiti con capelli e occhi castani. Anche la carnagione di Alberu era sicuramente più scura della maggior parte delle persone. Anche se era solo per quarto elfo oscuro, le sue caratteristiche erano molto visibili.

‘Probabilmente a casa del mana morto che ha assorbito.’

Grazie a quello, la sua natura come elfo oscuro si era sviluppata maggiormente rispetto a quella umana.

“Perché stai facendo una domanda così ovvia? Ogni cosa ti sta bene quando sei bello.”

Quello era effettivamente vero.

“La benedizione del Dio della Morte. Sono sollevato.”

Alberu riusciva a percepire il potere all’interno del bracciale, così come l’impatto che le benedizioni che Cale gli aveva regalato. Condivise parte di un’informazione con lui continuando a sentire il potere nel bracciale.

“Si dice in giro che Toonka andrà all’Impero al posto dell’erede del Regno di Whipper.”

Cale iniziò a imbronciarsi.

“…Sembra che sarà un casino.”
“Sono d’accordo.”

Alberu poi chiese a Cale.

“Tornerete a casa?”
“Sì, Sua Altezza. Quello è il piano.”

Fu in quel momento. Raon iniziò a parlare nella mente di Cale di nuovo.

  • Ah! Parlando di quell’idiota di Toonka me lo ha ricordato! Il seme ha iniziato a germogliare!

Il seme ottenuto dalla Torre della Magia stava adesso germinando.

“Cosa avete intenzione di fare?”
“Ho intenzione di fare un po’ di agricoltura e riposare.”

Il suo network, il seme, i soldi… aveva intenzione di farli crescere tutti. Ovviamente, avrebbe solo dato ordini e non alzato un dito.

“Non credo che nessuno vi potrebbe credere quando avete una simile espressione sul volto.”

Alberu aveva dei dubbi. Poteva dire che Cale stava ideando diversi piani nella sua testa in quel momento. Tuttavia, tornò velocemente al suo aspetto dai capelli biondi e occhi azzurri e lo salutò. Doveva dirigersi al più presto all’Impero.

Cale lasciò presto la capitale e si avviò verso il villaggio di Harris nella Foresta dell’Oscurità.

Dopo aver spero più di un mese in quel luogo rurale, Cale si svegliò ascoltando il messaggio che Alberu gli aveva lasciato. Non aveva risposto alla chiamata perché Alberu lo aveva contattato nel pieno della notte precedente.

  • Cosa diamine avete fatto?

La voce di Alberu sembrava parecchio esterrefatta.

  • Perché il comandante Toonka si è riferito a voi come amico? Perché siete l’eroe della Giungla? Anche uno dei principi del Regno di Breck stava chiedendo di voi e di sua sorella. Tutti loro sono venuti a trovarmi in segreto per chiedere di voi prima di partire. Mi farete impazzire.

Cale semplicemente fissò fuori ascoltando l’invettiva di Alberu. Ron arrivò in quel momento e gli passò un bicchiere d’acqua e dei messaggi.

“Siamo stati contattati dalla Tribù della Balena.”

Era una lettera da parte di Witira.

< L’oceano è pacifico per il momento. Signorino Cale, il Re Balena vorrebbe mostrarle l’itinerario marino. >

Aveva ricevuto quella lettera dal nord proprio quando stava diventando sempre più freddo.

“Così fastidioso.”

Ron fece finta di non sentire il borbottio di Cale e proseguì.

“Abbiamo anche ricevuto un messaggio da casa. Si domandano se tornerete a casa visto che il festival inizierà presto e desiderano vedervi.”

Molte voci parlarono tutte in una volta in quella stanza che fino a poco prima era silenziosa.

“Festival?”
“Hai detto festival?”
“Festival!”

Raon, On e Hong che stavano dormendo tutti in un angolo della stanza si svegliarono improvvisamente e si affrettarono verso di loro. Cale ignorò gli occhi da cucciolo con cui lo stavano guardando e si sdraiò a letto.

“Così fastidioso.”

In quel momento, sentì la conclusione del messaggio di Alberu. Alberu sospirò prima di dire un’ultima cosa.

  • Ahhh… In ogni modo, sto tornando con uno dei principi del Regno di Breck. Oh, e il papa della Chiesa del Dio del Sole è morto.

“Uh?”

Il principe del Regno di Breck era una cosa, visto che avrebbe solo dovuto dirlo a Rosalyn. Tuttavia, fu ciò che Alberu dopo che catturò l’attenzione di Cale.

  • I criminali sono i gemelli che erano la Fanciulla Sacra e il Santo della Chiesa. Si dice che si siano dati alla fuga, ma nessuno sa dove sono andati.

‘Cosa?’

  • Ahh, che disastro. Che totale disastro.

Click.

Quella fu la fine del messaggio.

Cale incrociò lo sguardo di Ron.

“Contatta la signorina Rosalyn.”

Cale proseguì.

“Ignoriamo il resto.”
“Signorino-nim, sta diventando sempre più saggio via via che sta crescendo.”

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