Cale vide l’espressione di Toonka cambiare. Sbatté le palpebre assente un paio di volte prima di iniziare a imbronciarsi, come se si fosse ricordato di quello che era appena successo.
“Ho perso.”
Tuttavia, era calmo mentre parlava. Cale poi proseguì.
“Era comunque un combattimento tra guerrieri.”
Toonka fissò Cale, assente, prima di iniziare a sorridere. Aveva un aspetto assolutamente orribile con quell’espressione sul volto. La sua faccia, che sembrava quello di un orco a causa del pestaggio che aveva appena subito, adesso assomigliava a quello di un troll mutante. Era pieno di lividi blu.
Cale distolse lo sguardo per non vedere quella faccia orribile. Sentì la voce di Toonka iniziare a parlare mentre si voltava. Toonka stava parlando a Pelia.
“Un nuovo guerriero è apparso oggi!”
Cale vide i soldati avvicinarsi dopo aver sentito la voce risuonante di Toonka. Vi erano aspettative sui volti dei cittadini. Non sembravano pensare di meno del loro capo dopo che era svenuto o provare risentimento verso Choi Han che lo aveva battuto.
Guerriero.
Era un titolo fico che non era paragonabile a quegli stupidi maghi. Qualcuno che meritava un titolo simile aveva fatto la propria comparsa.
“Celebreremo questa sera! Preparate tutto!”
Boom. Boom. Boom.
I cittadini iniziarono a battere i piedi di nuovo. Nello stesso momento, acclamarono sia Choi Han che Toonka. Benché questi cittadini fossero considerati dei barbari per questi comportamenti, a Cale non interessava.
Ovviamente, vi sarebbero sicuramente stati soldati che si sarebbero demoralizzati perché Toonka aveva perso, così come persone di alto rango che risentivano il gruppo di Cale.
‘Non è un mio problema.’
Doveva solo prendere quello di cui aveva bisogno. Cale sentì Toonka parlare con Choi Han dietro di lui.
“Guerriero! Ti ucciderò di sicuro la prossima volta! Muhahahahahaha!”
Cale si girò e vide Choi Han particolarmente corrucciato. Choi Han aveva fortemente detestato Toonka nel romanzo. Poi sentì Toonka parlare a lui.
“L’ho distrutta di meno, secondo il nostro accordo!”
Voleva dire che adesso sarebbero andati alla Torre della Magia.
Cale tornò verso Billos, pallido in viso, e gli diede qualche pacca sulla spalla.
“Billos.”
“Sissignore.”
“Vai a prendere gli altri rimasti fuori dalla base.”
Billos sembrò confuso, ma accettò prima di indicare qualcun altro.
“Ovviamente. C’è però qualcuno che devo introdurle prima.”
Cale guardò dove Billos gli stava indicando. Capelli e occhi castani su un volto estremamente ordinario. Sembrava così comune e normale, ma lo era così tanto da sembrare unico.
“Signorino-nim, questo è capo Harol-nim. Al momento è il capo supremo responsabile dell’intera fazione.”
Harol. Era un membro necessario della fazione dei non-maghi.
“Piacere di conoscerla, signorino Cale-nim. Il mio nome è Harol.”
I cittadini del Regno di Whipper non avevano un cognome. Cale allungò la mano verso di lui.
“Il piacere è mio. Sono Cale.”
Harol afferrò la mano di Cale con cautela prima di iniziare a sussurrare.
“Presumo che il signorino Cale-nim sia colui a cui venderemo la Torre della Magia a detta del nostro leader Toonka-nim.”
Cale non disse niente e sorrise semplicemente mentre lasciava la mano di Harol.
Harol. Harol non era né una persona molto strategica né un forte individuo. Non aveva nemmeno delle abilità particolari. Era un grande scienziato, ma aveva delle carenze rispetto agli altri capi.
Tuttavia, era uno dei membri fondatori della fazione dei non-maghi.
I maghi si consideravano al di sopra dei normali cittadini a causa delle loro abilità magiche. Harol era stato colui che aveva proposto l’idea di salvare le persone da una simile tirannia. Per loro, lui era un eroe.
Le persone lo seguivano proprio per quanto era normale. Toonka e Harol, questa combinazione era la speranza per i cittadini del Regno di Whipper.
“È un onore incontrarla. Immagino che avremo molto di cui discutere d’ora in poi.”
La fazione dei non-maghi aveva bisogno di denaro. Harol probabilmente voleva far spendere a Cale il più possibile. In quel momento, Cale sentì la voce di Raon nella sua testa.
- Che bugiardo.
Il drago era davvero molto sveglio. Cale rispose gentilmente ad Harol.
“Presumo sia così.”
Un affare non equo. L’affare iniziò con Haron e non Toonka.
***
Cale si trovava in piedi di fronte alla Torre della Magia e guardò verso l’alto.
La Torre della Magia a venti piani era il secondo edificio più alto dell’intero continente. Il più alto era il Campanile degli Alchimisti dell’impero.
‘È meglio di quanto mi aspettassi.’
Toonka aveva distrutto la Torre della Magia meno di quanto Cale avesse anticipato. Solo alcune mura esterne erano state distrutte. A confronto, tutte le finestre e l’interno erano un totale disastro.
‘La Torre della Magia non è solo questo.’
Cale distolse lo sguardo da essa e si rivolse a Toonka.
“Entrerai anche tu?”
La domanda fece corrucciare Toonka.
“Pensi che sia pazzo? Perché dovrei entrare in quel posto sudicio?”
Posto sudicio. Toonka stava chiamando quel famoso edificio, conosciuto in tutto il continente occidentale, un ‘posto sudicio’. Per lui lo era perché il sangue, sudore e le lacrime dei cittadini erano stati versati al suo interno.
“Vi guiderà Harol.”
Toonka disse ciò prima di sbirciare verso Beacrox, Hilsman, i bambini lupo e Lock. Fu perché sentiva provenire anche da loro dei forti odori. Sbirciò poi anche verso i due gattini tra le braccia di Cale.
Guardò verso Choi Han, che stava parlando con Rosalyn, prima di iniziare a parlare con naturalezza.
“Sei una persona interessante perché sei debole.”
Cale ovviamente ignorò Toonka, ma questi proseguì.
“Un debole che sembra stranamente forte.”
Tuttavia, Toonka non poté dire altro. Fu perché Choi Han aveva iniziato a fissarlo. Toonka sorrise, raggiante, a ciò prima di avvicinarglisi.
“Cosa? Vuoi combattere ancora?”
Choi Han sospirò prima di ignorare Toonka. Cale osservò l’interazione dei due prima di guardare verso Billos e Harol discutere tra di loro. Iniziò poi ad accarezzare i gattini tra le sue braccia cantilenando a bassa voce.
“Andiamo a catturare un ratto, andiamo a catturare un ratto. Quanti ratti?”
La zampa anteriore di On si mosse tra le braccia di Cale.
Tap.
Lo colpì una volta.
Cale continuò a parlare.
“Non fategli male però. La vita è preziosa.”
Hong sbuffò prima di muovere la zampa.
Tap. Tap.
Picchettò due volte prima di iniziare a scuotere la coda. On scosse la testa dopo aver visto i sorrisi sul volto di Cale e Hong. I loro sorrisi maligni stavano diventando sempre più simili a mano a mano che passavano più tempo insieme.
Tuttavia, anche la coda di On iniziò a muoversi.
In quel momento, una voce furtiva invase la mente di Cale.
- Dovrei venire anche io con te, umano?
Raon sembrava voler davvero venire con loro, visto che aveva anche chiesto il permesso a Cale. Cale scosse la testa inflessibile. Sussurrò a bassa voce, come se stesse parlando gentilmente ai gattini.
“Devi catturare qualcos’altro con me.”
I gattini e il drago nero chiusero tutti la bocca dopo aver visto l’espressione di Cale mentre diceva ‘qualcos’altro’. Anche quello suonava divertente.
Harol e Toonka si avvicinarono presto a Cale. Toonka indicò Harol con affabilità.
“Il nostro capo ti farà da guida. Anche Pelia verrà con voi.”
Pelia sarebbe stata la guardia di Harol. Cale annuì con la testa e domandò.
“Avete tolto i corpi dei maghi nella torre?”
“Ne ho lasciati alcuni.”
Cale sapeva che sarebbe successo e rimase impassibile. In quel momento, Raon iniziò a parlare.
- Immagino che tu abbia paura solo dei corpi delle sirene. Non preoccuparti, mi assicurerò che le sirene non ti si avvicinino in futuro.
‘…Non sono nemmeno davvero spaventato dalle sirene.’
Tuttavia, Cale non lo disse ad alta voce visto che non doveva incontrare nessuna sirena in futuro.
Toonka osservò l’atteggiamento calmo di Cale prima di continuare a parlare.
“Le anime di quei bastardi non hanno bisogno di essere consolate.”
La consolazione delle anime si riferiva alla cremazione.
I cittadini bruciavano i corpi dei maghi ogni volta che era possibile. Ovviamente, vi erano alcuni corpi con le teste mozzate a terra, ma anche quelli sarebbero bruciati presto.
Tuttavia, doveva esserci una ragione per quei corpi per non essere stati bruciati.
‘Probabilmente sono quelli che hanno ucciso più cittadini.’
Di cosa avevi bisogno per migliorare i dispositivi magici?
Esperimenti.
Su chi sperimentavano?
Le persone.
Vi erano molto maghi che conducevano esperimenti sull’uomo in segreto.
“Ho intenzione di liberarmene quando non ci saranno più maghi in questo regno. Non ne rimarranno tracce.”
Toonka mormorò a bassa voce, contrariamente al suo solito comportamento. Tuttavia, Cale non prestò molta attenzione alle sue parole.
Benché tutti i maghi della torre fossero morti, non tutti quelli del Regno di Whipper lo erano.
‘I maghi della Torre della Magia facevano tutti parte della fazione dei maghi.’
Erano gerarchici e avidi. Una torre aveva naturalmente una parte alta e una bassa. Alle persone in alto piaceva guardare dall’alto verso il basso quelle sottostanti.
Tuttavia, vi erano alcuni maghi che stavano lontani dal potere e dall’avarizia. Preferivano non prendere parte alla politica o a niente che avesse a che fare con il potere. Quei maghi stavano rimanendo al momento nascosti, cercando di trovare una via di fuga dal Regno di Whipper, così come di capire dove andare.
Il Principe ereditario Alberu Crossman sarebbe stato il loro scudo. Alberu avrebbe riunito i maghi interessati solo alla ricerca magica sotto la propria protezione.
Cale chiese poi a Toonka.
“Posso entrare?”
Cale mise giù a terra i gattini tra le sue braccia. Avrebbero indagato di nascosto per conto proprio purché la porta di ingresso fosse rimasta aperta.
Beacrox e Choi Han si trovavano alle spalle di Cale. Vedendo lì Beacrox, Cale ebbe un’espressione confusa sul volto. Tuttavia, questi stava guardando con disgusto Toonka, ancora livido e malconcio.
“Harol.”
“Sì, leader-nim. Signorino Cale-nim, le farò da guida.”
Screech.
La porta della Torre della Magia si aprì e Cale si imbronciò. Iniziò a parlare con nonchalance a Harol e Toonka, che lo stavano entrambi guardando.
“La puzza di putrefazione è forte.”
Il primo piano della Torre della Magia. Non appena la porta si aprì, Cale vide un corpo che indossava un mantello dorato, simbolo del signore della Torre della Magia, così come i resti distrutti dei dispositivi all’interno. Cale iniziò a parlare con disgusto ai pazzi che avevano causato tutto ciò.
“Lasciate la porta aperta per far circolare l’aria. Non sopporto questo tipo di odore.”
Parlò poi a Toonka.
“E copri il corpo. Sono un rammollito, non riesco a guardare un corpo a lungo.”
Toonka sbuffò, ma fece cenno a un soldato di guardia all’entrata. Cale controllò la pallida ma calma Rosalyn, prima di lasciarsi lei e gli altri alle spalle ed entrare nella Torre della Magia.
Choi Han si mosse velocemente davanti a lui, Beacrox dietro.
“Vi guido piano per piano?”
“Capo Harol?”
“Sì?”
“La cima.”
Non vi era motivo di guardare altrove.
“…La cima?”
“Sono curioso di sapere come ci si senta a guardare in basso dalla cima. La stanza del signore. Andiamo lì.”
“Capisco.”
Salirono sull’ascensore, l’unico dispositivo ancora funzionante nella Torre della Magia. Li avrebbe portati all’istante al ventesimo piano.
“Siete riusciti in qualche modo a non romperlo.”
“Solo nel caso in cui ci fosse servito.”
Harol rispose con gentilezza, ma Cale dovette trattenere uno sbuffo diveritito.
Oooooong.
L’unico dispositivo magico nella Torre della Magia iniziò a muoversi con una vibrazione gentile. La piattaforma su cui Cale e il gruppo si trovavano iniziò lentamente a muoversi verso l’alto. Si fermò infine quando raggiunsero la cima della Torre della Magia.
Cale osservò l’unica porta sull’ultimo piano e iniziò a parlare.
“È la stanza del signore?”
“Sì, lo è. Ah, signorino-nim?”
Cale non rispose ad Harol e iniziò a camminare.
Gli altri lo seguirono velocemente. Cale arrivò alla porta e girò la maniglia.
Click.
La porta si aprì e venne rivelata la stanza del signore.
“Che disastro.”
Le parole senza peli sulla lingua di Cale furono sentite da tutti.
Un’area ampia quanto un intero piano si trovava di fronte a loro. Era definitivamente un disastro.
Tutto al suo interno era distrutto. Vi era anche sangue ovunque. Sembrava che avessero schizzato sangue nella stanza di proposito.
“Un disastro totale. Capo Harol, posso andare a quella finestra laggiù?”
L’unico simbolo della stanza del signore. L’unica cosa rimasta intatta in quella stanza era la vista dall’enorme finestra.
“Ovviamente. Mi permetta di guidarla laggiù.”
“Voglio riflettere in silenzio. Posso andare da solo?”
“…È un po’…”
Vedendo Harol a disagio, Choi Han si allontanò dalla stanza del signore e si mise di fronte all’ascensore.
“Starò qui.”
Anche Beacrox raggiunse Choi Han. Sembrava grato si non dover entrare in un posto così sporco e a soqquadro. Tuttavia, Pelia era ancora inquieta. Ciò nonostante, Harol aveva deciso e iniziò a parlare.
“Pelia-nim, porterò il signorino Cale-nim laggiù. Cinque minuti solo con me le vanno bene, signorino-nim?”
“Ovviamente. Tenete una porta aperta. In questo modo può sentirsi tranquilla.”
“La ringrazio.”
Cale rispose ai ringraziamenti di Pelia con un sorriso.
La stanza del signore aveva un’entrata con due porte. Ne tennero una aperta mentre Cale entrava. Il ventesimo piano. La stanza del signore era molto grande mentre questi occupava l’intero piano per se stesso.
Ecco perché la maggior parte delle persone non sarebbero state in grado di sentire la voce di Cale una volta che fossero arrivati alla finestra dall’altra parte della stanza.
‘Choi Han potrebbe sentirmi, ma non importa.’
Cale passò oltre gli oggetti distrutti per la stanza. Tavoli, sedie, libri, tappeti… tutto era adesso spazzatura.
Cale arrivò alla finestra, che si trovava nel punto più lontano dalla porta, e iniziò a parlare.
“Ha rotto tutto?”
Harol rispose con confidenza alla domanda di Cale.
“Ovviamente. Questa era la stanza della persona peggiore della Torre della Magia. Era la stanza di un mostro fatto di mana.”
Un mostro fatto di mana. Questo era ciò che i guerrieri dicevano quando si riferivano ai maghi.
- Che bugiardo.
Raon mormorò, sconcertato, ma a Cale non importò. Invece, iniziò a sussurrare ad Harol all’orecchio. Stava parlando del segreto di Harol che nessun altro conosceva.
“Dice così, ma anche lei è un mago.”
Riusciva a percepire il mana, ma il suo cuore si opponeva ad esso. Era il figlio mezzosangue di un mago e una persona resistente alla magia. Il più sfortunato degli utilizzatori di mana.
Il segreto della nascita di una persona era alquanto comune in questo mondo.
“Capo Harol. No…”
Cale appoggiò la mano sulla spalla di Harol, completamente sbiancato, e lo richiamò.
“Harol Kodiang.”
La descrizione di come una persona intelligente impazzita fosse spaventosa si riferiva definitivamente a Harol Kodiang.
“Non vuole cancellare ogni traccia di suo padre?”
Il signore della Torre della Magia, Pister Kodiang, non sapeva di Harol. Lui era un bambino nato senza che lo sapesse. Un vero mostro che il mostro fatto di mana aveva creato.
“Come fa a saperlo?”
Cale rispose gentilmente al mostro che gli aveva fatto quella domanda con un’espressione amara sul volto.
“Fatemi sentire la sua risposta prima.”
Non aveva bisogno di dire come avrebbe comprato la Torre della Magia. Invece, Cale parlò di ciò che sapeva essere il desiderio di Harol.
“Mi libererò della Torre della Magia per lei. Cosa ne pensa?”