“Ma signorino-nim, le sue guardie? Ho sentito che il vicecapitano e i bambini rimarranno al villaggio di Harris a lavorare.”
Cale iniziò a imbronciarsi alla raffica infinita di domande di Hans. Ad Hans non interessava, mentre proseguiva e si prendeva in braccio On e Hong.
“Ha detto che il vicecapitano rimarrà a investigare la Foresta dell’Oscurità?”
L’esplosione nella Foresta dell’Oscurità. Il vicecapitano era a conoscenza della causa dell’esplosione perché Cale glielo aveva spiegato, ma la storia ‘ufficiale’ era che doveva rimanere a investigare visto che il coinvolgimento di Cale doveva rimanere un segreto.
‘Signorino-nim, mi occuperò di questi piccoli compiti per ora, ma non sarà così per sempre.’
Cale scacciò il commento di Hilsman dalla mente. Era inutile chiacchiera in ogni caso.
“Non ne avevo più bisogno, quindi le ho lasciati all’entrata.”
I fratelli balena se ne erano andati una volta giunti all’entrata. Avevano ovviamente con sé la bottiglia con l’acqua della palude. Tuttavia, metà del contenuto lo aveva Cale.
La coda di Hong stava tremando perché sarebbe ben presto diventato più forte. Anche On.
“Hans.”
“Sissignore.”
“Il Principe ereditario ha detto che avrei dovuto contattarlo?”
Cale domandò con calma. Tuttavia, Hans rispose in modo inflessibile.
“Immediatamente. Questo è stato ciò che ha detto.”
Cale iniziò a sorridere. Il Principe ereditario doveva essere stato davvero in ansia. Cale iniziò a parlare, tranquillo.
“Andiamo allora.”
***
Cale si sedette sul divano e incrociò le gambe. Il mago della videocomunicazione del territorio sbirciò verso di lui.
“È pronto?”
“Ah, sì, sì!”
Il mago deglutì prima di continuare.
“È possibile parlare con Sua Altezza adesso.”
Il mago stava guardando Cale, la persona che il Principe ereditario stava cercando al momento. Rispetto a quanto era nervoso, Cale sembrava molto calmo.
“Allora puoi uscire.”
Il mago si inchinò velocemente e se ne andò, benché si fosse voltato qualche volta dalla curiosità. Cale iniziò la videocomunicazione non appena uscito il mago, e una faccia ben presto comparve in cima alla sfera semi-trasparente.
Cale iniziò immediatamente a parlare.
“È un grande onore parlare con la stella della nazione, il merav-”
Il Principe ereditario lo interruppe immediatamente, come se le parole di Cale gli dessero i brividi. Cale aveva un sorriso subdolo mentre smetteva velocemente di parlare.
Alberu osservò con calma Cale, seduto a suo agio ma sempre in modo rispettoso, e andò dritto al punto.
- Che disastro che hanno combinato nel Regno di Breck.
Il sorriso di Cale si fece ancora più ampio. Era quello che si era aspettato. Perché altro si sarebbe affrettato in questo modo, altrimenti? Non era certo perché gli piacesse vedere il volto del Principe ereditario.
‘La rete di informazioni del Principe ereditario è la più precisa.’
Cale se ne stette seduto in silenzio e sorrise come se non ci fosse niente di sbagliato. Le cose si sarebbero risolte da sole.
- Vedendo che non sta dicendo niente, immagino che sia già a conoscenza di ciò che è successo.
Visto? Tutto risolto senza dover dire niente.
- Principessa Rosalyn sembra abbia preso la sua decisione. Come avrebbe potuto, altrimenti, obliterare un’intera famiglia granducale in un solo giorno?
Cale sentì il proprio cuore fare un salto alla parola ‘obliterare’, ma non lo diede a vedere. Era perché aveva capito che Alberu lo stata studiando. Al momento, Alberu lo stava punzecchiando per vedere cosa avrebbe potuto scoprire.
- Ha anche rinunciato al diritto al trono.
Rosalyn aveva davvero rinunciato al proprio diritto al trono. Era adesso arrivato il momento per lei di mostrare la sua vera natura come maga.
- Ma in base a quanto ho sentito, vi erano due individui molto potenti insieme a lei. Chiunque altro potrebbe non saperlo ma io sì.
Il Principe ereditario era davvero molto bravo nello spiegare le cose.
Lo sguardo affilato di Alberu era diretto su di Cale.
- Non sono i tuoi subordinati?
Choi Han e Lock. Cale rispose con la verità alla domanda di Alberu.
“Miei subordinati?”
Non erano i subordinati di Cale. Choi Han non aveva niente a che fare con lui e Lock era solo qualcuno con cui stava facendo un accordo. Cale vide l’angolo della bocca del Principe ereditario iniziare a sollevarsi. Si spostò anche in avanti sulla poltrona come Cale e sputò con nonchalance.
- Vecchia volpe.
Cale non poté non esserne d’accordo. Alberu vide la mancanza di reazione da parte di Cale e scosse la testa prima di continuare.
- Perché vuole la Torre della Magia?
Il Principe ereditario non cercò più di girarci intorno o usare la propria parlantina con Cale. Cale guardò verso di lui con un’espressione seria.
“Sua Altezza.”
Cale si alzò dalla propria sedia, cosa che fece alzare dalla curiosità anche il Principe ereditario. Cale poi continuò.
“Ogni tanto ho questo pensiero che lei ed io si sia molto simili.”
Il Principe ereditario iniziò a imbronciarsi.
- Che pensiero orribile.
“Ne sono d’accordo.”
Cale lasciò perdere il fatto che il Principe ereditario mostrasse un simile disdegno per la possibilità che potessero essere simili e proseguì.
“Il Regno di Roan è un regno senza niente.”
Il silenzio invase improvvisamente la stanza. Se il mago al di fuori della stanza avesse sentito cosa Cale aveva appena detto, avrebbe potuto svenire. Tuttavia, il Principe ereditario Alberu stava sorridendo così come Cale si era aspettato.
Il Principe ereditario sembrava aver abboccato all’amo.
- Non presta più attenzione a quello che dice, adesso?
“Sua Altezza, sta sorridendo, lo sa?”
- Be’, è la verità.
Il Principe ereditario non negò.
Il Regno di Roan era un regno in cui né i cavalieri né i maghi erano molto potenti. Benché avesse una lunga storia, era nella norma in ogni aspetto.
Tuttavia, Principe ereditario Alberu sapeva che, benché questo andasse bene in periodi di pace, non era sicuro essere mediocri in ogni aspetto in tempo di disordini. Sapevano che avevano bisogno di almeno una area di specialità.
Tuttavia, quello non era qualcosa che poteva essere facilmente creato in un breve periodo di tempo.
Questo problema su larga scala avrebbe richiesto decine di anni se fossero stati fortunati, se non almeno centinaia nel caso. Ecco perché aveva preso la sua decisione.
Di prenderla da qualcun altro.
Prendere la specialità di un altro regno e farlo proprio.
E una buona preda era apparsa di fronte ai suoi occhi.
Il Regno di Whipper che in passato era un regno di maghi.
Cale e Alberu incrociarono i propri sguardi mentre Alberu commentava.
- Scaltro bastardo.
I due avevano un sorriso molto simile sul volto. Questa volta fu il turno di Cale di parlare.
“La Torre della Magia per me. E per lei, Sua Altezza-”
Cale e Alberu risposero nello stesso istante.
“Maghi.”
Un breve silenzio invase la stanza prima che Alberu si coprisse gli occhi con la mano e iniziasse a ridere.
- All’inizio, pensavo che fosse terribile che ci fosse qualcuno come me.
Il Principe ereditario rise per un po’ prima di togliere la mano e rispondere.
- Le darò tutto quello di cui avrà bisogno.
Alberu poi attese la risposta di Cale.
“La ringrazio molto.”
Solo quella frase e nient’altro. Tuttavia, quella frase colpì molto Alberu. Alberu era curioso a riguardo di questo atteggiamento confidente di Cale e chiese.
- Ma per quale motivo vuole la Torre della Magia?
Cale si accorse che il Principe ereditario lo stava studiando di nuovo. Era davvero una persona difficile da gestire, ma non vi era ragione di essere così preoccupati.
‘Sono sicuro che vuole sapere se sono a conoscenza del nord.’
Vi era un’esistenza che era fonte di preoccupazione per il Regno di Roan nel romanzo, i Cavalieri del Regno Occidentale. Principe ereditario Alberu era prudente nei confronti di quel regno mentre portava avanti i preparativi della loro invasione.
La guerra è un momento di caos, e il caos gli avrebbe fornito le occasioni per prepararsi. Una di quelle opportunità erano i maghi che stavano scappando dal Regno di Whipper.
Il Principe ereditario, che non aveva molta autorità nel regno, li avrebbe usati per consolidare il suo potere e incrementare la sua influenza.
Se Kim Rok Soo avesse letto oltre il quinto volume de [La Nascita di un Eroe], sarebbe stato a conoscenza delle due potenze nate nella veste di nuovi eroi. Uno sarebbe stato un cavaliere proveniente dal nord.
‘E l’altro molto probabilmente il Principe ereditario di fronte a me adesso.’
In particolar modo perché il drago nero gli aveva detto che non era umano.
Cale iniziò a sorridere. Il Principe ereditario stava cercando di comprendere se Cale fosse consapevole dei movimenti del nord e se volesse la Torre della Magia per quel motivo.
“Voglio solo avere una Torre della Magia.’
- …Non avrei dovuto chiederlo.
Alberu vide il sorriso astuto sul volto di Cale mentre scuoteva la testa.
“Allora perché Sua Altezza necessita dei maghi?”
Alberu iniziò a ghignare in modo simile.
- Voglio solo dar loro una casa.
Entrambe le risposte erano scuse terribili, ma nessuno dei due lo sottolineò. Le due persone sedute comode, come se fossero parte di un dipinto, continuarono a chiacchierare tranquillamente.
- Quando ha intenzione di partire?
“In circa un mese.”
Un mese più tardi. Cale avrebbe concluso i propri preparativi e si sarebbe diretto verso il Regno di Whipper allora. La guerra civile sarebbe stata sul punto di concludersi nel momento in cui ci fosse arrivato. La faccia stupida di Toonka sembrava brillare d’oro nella mente di Cale.
- Come ci arriverà?
“Per nave.”
- E le sue guardie?
Guardie. Quella parola lo fece sorridere e Alberu realizzò il suo sbaglio.
- Immagino che sia una domanda inutile. Cale, si assicuri si fare attenzione visto che il suo corpo è ancora debole. Sa cosa fare, giusto?
“Porterò al ritorno tutte le cose buone.”
- Qualche volta siamo davvero sulla stessa lunghezza d’onda senza nessun motivo.
Cale e Alberu. Nonostante fossero due persone molto diverse, i sorrisetti sui loro volti erano molto simili adesso.
Tre settimane dopo.
Cale aprì lentamente gli occhi e iniziò a rigirarsi. Si rigirò nell’enorme letto e iniziò a sbadigliare.
Erano le tre di pomeriggio. Si era appena svegliato. Cominciò a stropicciarsi gli occhi e a guardare verso il soffitto.
“Ho vinto! Si è svegliato un’ora dopo oggi!”
“Il più giovane ha vinto di nuovo. Non capisco davvero perché continua a svegliarsi sempre più tardi.”
Il drago nero e Hong guardarono prima Cale e poi l’orologio mentre chiacchieravano tra di loro. Cale si massaggiò la pancia con la mano destra. Si era svegliato solo perché aveva fame.
“…Ah, la vita di una persona ricca che non deve lavorare.”
Quella era la definizione di felicità.
Cale non aveva fatto niente nelle ultime tre settimane.
Aveva trovato un nome per il drago, ma aveva chiesto un altro mese per pensarci e aveva ordinato ad altre persone di occuparsi di tutto ciò di cui avrebbe avuto bisogno per il viaggio. Andava a dormire presto e si svegliava tardi ogni giorno, perdendo tempo e rigirandosi nel letto senza fare niente in casa. Era fantastico che la sua famiglia continuasse a digli di riposare per riprendersi. Li aveva quindi ascoltati e non aveva fatto assolutamente nulla.
Ma la felicità di Cale venne infine infranta.
“Umano, sembra che Choi Han sia tornato.”
Il drago nero sussurrò all’orecchio di Cale sorridendo.
“È fantastico. Ero così annoiato ultimamente.”
Cale si sedette sul letto con un’espressione stoica.
Il gruppo di Choi Han doveva arrivare quel giorno. Visto che erano le tre di pomeriggio, erano probabilmente già lì e lo stavano aspettando.
Cale si stiracchiò prima di alzarsi dal letto. Queste ultime tre settimane di nullafacenza lo avevano reso ancora più risoluto.
‘Guadagnare denaro per non fare niente per sempre.’
Gli occhi di Cale erano molto determinati. Decise che si sarebbe occupato del Regno di Whipper e della Regina della Giungla insieme, in modo da non fare niente di nuovo. Cale si diresse in bagno mentre il drago nero si avvicinava a Hong una volta che vide la porta chiudersi.
“Gli occhi del debole umano sembrano pieni di spirito solo quando sta andando da qualche parte.”
“Hai ragione. Ma sono contento di essere più forte adesso. Ora posso assicurarmi che non si faccia male.”
La gattina dal manto argenteo, On, che stava ascoltando la conversazione del drago nero con Hong, aveva un’espressione strana sul volto. Ripensò al sorriso che Cale aveva mentre si rigirava a letto e mormorò tra sé.
“Siete sicuri che siano pieni di spirito?”
“Sì. Ne sono sicuro.”
“Noona, è definitivamente così.”
“Mmm, immagino.”
On alla fine concordò e si pulì il pelo. Il manto di On e Hong era molto più luminoso adesso. I tre aspettarono seduti che Cale uscisse dal bagno. Non vedevano l’ora di uscire di casa dopo così tanto tempo.